13 cuccioli salvati da una donna: erano abbandonati a se stessi nel mezzo del deserto dell’Arizona
Durante un’escursione in un posto così affascinante e sorprendente come il deserto non ci si può immaginare di imbattersi in un gruppetto di cuccioli di cane. È quello che è successo ad Hanna Wilson, che durante una gita tra i territori desertici dell’Arizona, negli Stati Uniti, si è imbattuta in ben 13 cuccioli abbandonati a se stessi.
Hanna e il figlio stavano portando avanti il loro programma di escursioni tra i promontori rocciosi e sabbiosi dell’Arizona quando hanno dovuto fermare la loro gita. Dovevano intervenire per un motivo decisamente speciale e unico, soprattutto per la situazione in cui si trovavano. In mezzo al nulla, nel deserto, con 13 cuccioli da salvare al più presto.
In quella zona i pericoli potevano essere molteplici. L’estremo calore, l’esposizione a polvere, aridità e quindi disidratazione, e addirittura il pericolo di essere investiti da qualche mezzo di passaggio a tutta velocità. Hanna, però, non li avrebbe abbandonati lì.
La donna ha chiamato subito l’organizzazione più vicina che poteva darle supporto per recuperare e salvare i cagnolini e portarli via da quel luogo infernale. Dovevano essere controllati e curati affinché si salvassero tutti senza problemi.
Si è così affidata a Soul Dog Rescue che attraverso i suoi canali social racconta: “abbiamo ricevuto un messaggio su Facebook che diceva ‘aiuto, qualcuno ha scaricato otto cuccioli su una strada sterrata a Rock Point, in Arizona’ e abbiamo fermato tutto per andare a cercarli”.
Rock Point si trovava a un’ora di distanza dal rifugio e durante il percorso, il presidente di Soul Dog ha anche ricevuto un secondo messaggio da Hanna che indicava che c’erano più cuccioli di quanto avesse pensato. La situazione si complicava ulteriormente.
“C’erano 13 cuccioli, non otto. C’erano altri nascondigli. Suo figlio è corso dietro a tutti e lei li ha messi tutti in una scatola” ricorda il presidente. Si è fatto il possibile per trasferire tutti in sicurezza sul mezzo di soccorso. “Ci sono molte più persone nella comunità che fanno soccorsi e non chiudono un occhio. Le cose iniziano a cambiare in meglio”, racconta il soccorritore.
La prima tappa della squadra di cuccioli era il veterinario. Bisognava determinare lo stato di salute di tutti quanti, oltre che fornire cibo e acqua. Tutti i cagnolini, al primo controllo, risultavano sani, avevano solo tantissima fame e sete. “Non ho mai visto cuccioli bere tanto quanto loro. Sembrava che se ne fossero andati da un po’” si legge in un’intervista.
I cuccioli, oltre a essere sani e salvi in rifugio, hanno anche trovato una casa che li ha accolti con tutto l’amore del mondo lo stesso giorno in cui sono stati salvati. “Nessuno di loro è dovuto restare al rifugio, il che è sempre nel loro interesse – dichiara il rifugio – con le loro famiglie affidatarie ricevono assistenza per i loro bisogni 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.