Frank and Louie, vissuto per ben 15 anni nonostante la sua anomalia genetica
Il gatto bifronte Frank and Louie in una foto del 2010. Fotografia di Steven Senne, AP
È morto in Massachusetts, alla venerabile età di 15 anni, Frank and Louie (o Frankenlouie), il più famoso e longevo dei gatti Giano, così detti perché per una grave anomalia genetica nascono con due facce.
Il meccanismo che produce una simile anomalia non è ben conosciuto, spiega Leslie Lyons, del dipartimento di medicina e chirurgia veterinaria della University of Missouri ed esperta di genetica felina, “ma sappiamo che c’è una serie di mutazioni che potrebbe produrla”. Frank and Louie era un ragdoll, una razza particolarmente pregiata, ma secondo Lyons l’anomalia non è dovuta al fatto che fosse frutto di accoppiamenti selettivi.
Quel che colpisce in questo caso è la capacità di sopravvivere così a lungo: la deformità comporta spesso gravi problemi di salute che causano generalmente una morte precoce. Ad aiutare Frank and Louie, prosegue la studiosa, è stato probabilmente il fatto che una delle due facce fosse priva di mandibola e di esofago. “Se entrambi i lati del volto fossero stati in grado di mangiare, le complicazioni sarebbero state probabilmente soverchianti, e l’abilità di respiraree ingerire cibo compromessa”, dice la studiosa.
Lyons aggiunge che i gatti bifronte hanno quasi certamente un solo cervello, “altrimenti sospetto ci sarebbero anomalie nelle funzioni cerebrali”.
La fortuna di Frank and Louie è stata anche di essere stato adottato alla nascita: la sua proprietaria, Marty Stevens, che lavorava in una scuola di veterinaria, se lo portò a casa quando aveva solo un giorno di vita, sottraendolo all’eutanasia. In natura, le mamme gatte di solito abbandonano a se stessi i cuccioli deformi, quando non li sopprimono o divorano direttamente.
I gatti Giano non sono i soli animali bifronte: per quanto rara, l’anomalia “si può presentare in qualsiasi tipo di mammifero o, più in generale, di vertebrato”, conclude Lyons.