“5 anni, 27 chili. Nel suo addome c’erano 5 litri di urina e pus. In centinaia mi avete chiesto se chi ha ridotto così Ares è stato denunciato. La risposta è SÌ e c’è un indagine ancora in corso. Siete felici adesso? Noi no. Perché? Vi raccontiamo cosa hanno fatto a Ares per “incolpare” il suo aguzzino!”
La maggior parte delle volte che ci ritroviamo a scrivere un articolo, lo facciamo con groppo alla gola, un groppo che, purtroppo non riusciamo a mandare giù. Spesso ci commuoviamo, altre volte ci impieghiamo ore, semplicemente perché trovare le giuste parole è troppo difficile. Perché lo facciamo? Per aiutare tutti gli animali come Ares, il cane di cui vi vogliamo parlare oggi.
Ares è stato trovato in condizioni disastrose, denutrito, trascurato e abbandonato a morte certa.
Lo scorso sabato è stato affidato alla Dogue de Bordeaux Rescue Italia ma le volontarie hanno lottato per lui, inutilmente da giorni e giorni prima. Simona, una delle sue “zie”, come ama definirsi, ha condiviso la sua storia con il mondo, attraverso il suo profilo Facebook. Centinaia di persone hanno visto queste foto, con il dolore nel cuore ma la maggior parte aveva una sola domanda: si sa chi è la “bestia” che gli ha fatto ciò? Sta già pagando?
Noi vi rispondiamo con le stesse parole che Simona ha usato nel suo post. Parole arrabbiate, sincere e, soprattutto, giuste. Parole che a noi sono rimaste impresse nella mente, indelebili e dopo averle lette, abbiamo provato solo rabbia, ma non verso di lei, verso questo “schifoso mondo”:
“Ci state chiedendo in molti se chi ha ridotto così Ares è stato denunciato. La risposta è SÌ e c’è un indagine ancora in corso. Siete felici adesso? Noi no.
Per “incolpare” il suo aguzzino questa creatura è rimasta per mesi sotto sequestro perché “oggetto” di indagini.
Si, per la legge italiana gli animali sono equiparabili ad una proprietà che, in caso di indagine, viene confiscata e sigillata. Ares era già malato al momento del suo ritrovamento, ma inizialmente sembrava una semplice denutrizione. Nei canili non si hanno le possibilità di fare indagini approfondite. Un cane magro è magro, stop.
Se è ferito si da un antibiotico e se non mangia, mangerà il giorno successivo.
Non vi scandalizzate perché è la prassi ovunque. Ma il punto non è questo.
Il punto è che per “farla pagare” ad uno stronzo, si è dovuto chiudere con un lucchetto una vita, una vita malata che non ha potuto ricevere le cure necessarie per mesi, chiuso in un canile in attesa che un giudice si pronunciasse.
Ieri l’asl, vedendo le condizioni ormai critiche di Ares, ce lo ha affidato anche se ancora sotto sequestro.
Ares è ancora una “cosa” che serve ad incolpare “qualcuno”.
Peccato che, passeranno prima gli anni poi questo “qualcuno” se la caverà con 200 euro di multa.
Ecco come la “non” vita di Ares, perché è molto probabile che morirà, sarà servita a questo.
Morirà perché è stato mesi sotto sequestro.Vi rende felici? A noi no.
Ares morirà perché si potrà dire “giustizia è fatta”. (Con pochi euro di multa, ribadisco).
Quindi per favore… Non urlate più a gran voce denunciate, vogliamo i colpevoli, fate i nomi…
Fino a che in Italia non ci saranno leggi idonee per il benessere degli animali a noi delle denunce non importa nulla, anzi le evitiamo come la peste e salviamo vite che è meglio.
Perché il risultato è questo.
Il risultato di chi ha voluto giustizia.
Un cane che muore.
Che tristezza.”
Le sue amate “zie”, le volontarie, lo hanno chiamato Ares, come il Dio della guerra perché adesso lui sta combattendo una battaglia, una battaglia per la vita. Ha 5 anni e pesa solo 27 kg. Quando è stato ricoverato era ricoperto di feci e di urina, ma non solo all’esterno. Purtroppo questa povera anima ha una gravissima insufficienza renale a causa di una deformazione dei reni, non curata nel passato, quando la situazione, invece poteva essere risolvibile. Aveva nell’addome 4 litri di urina e pus. Dopo un urgente trasfusione di sangue ha iniziato a stare un po’ meglio, ma la situazione è tragica. Le ragazze non perdono la speranza e nemmeno noi.
“Ma i suoi occhi, i suoi occhi sono ancora vivi, parlano ancora. E le sue zie gli hanno sussurrato che deve combattere, che domani vogliono ancora vederlo, accarezzarlo, coccolarlo”, ha scritto Simona.
Forse è troppo tardi ma forse no, ognuno di voi ha un cane in casa e sa quanto le cure mediche, il veterinario, i farmaci e gli esami, costino. Le ragazze fanno tutto il possibile ma hanno bisogno di più aiuto possibile. E noi ci rivolgiamo ad ognuno di voi, aiutate Ares, aiutate Simona a compiere questo miracolo, aiutatela a salvare questa innocente vita e a mostragli cos’è la felicità.
Sul profilo dell’associazione potete vedere la situazione di Ares giorno per giorno e potete contattare la ragazza o qualunque altro volontario se volete aiutarlo. Potete farlo mandando un email qui ddbrescueitalia@gmail.com oppure cliccando qui Dogue de Bordeaux Rescue Italia
E se non potete vi chiediamo di non abbandonarlo, vi chiediamo di sostenerlo, di pregare per lui, di sperare con noi e di condividere il più possibile questo articolo, in modo da raccogliere tutto l’aiuto necessario.
Forza Ares, siamo tutti con te cucciolone ♥
AGGIORNAMENTO: Purtroppo lo scorso 8 febbraio Ares ha deciso di volare in cielo, era stanco, i suoi occhi chiedevano pace. Ha scelto di essere libero e i volontari, seppur con il cuore a pezzi, lo hanno accontentato. Il suo corpicino è stato cremato e le sue ceneri liberate nel vento. La sua anima adesso è libera di volare in pace.
Condividiamo amici, in memoria di Ares e di tutti i cani come lui. RIP in pace piccolo grande angelo