Non vedente cerca di salire sull’autobus: “l’autista mi ha cacciato dal veicolo, diceva che il mio cane guida è troppo grosso e che non potevo salire. E’ stato umiliante, stavo per scoppiare in lacrime, ma improvvisamente i passeggeri dell’autobus hanno fatto qualcosa di meraviglioso “
A volte si leggono notizie che, si spera, non siano vere, invece, purtroppo,lo sono. Questo è il caso di Ana Moldy Mindrila, una signora non vedente che abita a Casale Monferrato. La donna ha un meraviglioso labrador nero che gli fa da cane guida. Quello che è successo è davvero sconvolgente e denota una mancanza di conoscenza di certe regole che chi fa determinati lavori dovrebbe conoscere.
Tutti i giorni Ana si reca, grazie all’aiuto di Luna, al lavoro a Vercelli, prendendo l’autobus e non erano mai successi disguidi e problemi.
Mercoledì mattina però, per Ana e Luna, è arrivata una doccia fredda. Come sempre è arrivato l’autobus della Stac e la donna con il suo cane stavano per salire sull’autobus quando l’autista gli ha intimato di non salire perché il suo cane era troppo grosso. La donna ha spiegato che si trattava di un cane guida e che era suo diritto salire sul bus, ma l’uomo non ha desistito e ha dichiarato che lei, con quel cane, non saliva. Notare che il cane porta anche la bardatura che lo indica indistintamente come cane guida.
“l’autista mi ha cacciato dal veicolo, diceva che il mio cane guida è troppo grosso e che non potevo salire. E’ stato umiliante, stavo per scoppiare in lacrime, ma improvvisamente i passeggeri dell’autobus si sono ribellati e la storia non è finita lì”
Per fortuna, in aiuto di Ana e Luna, sono intervenuti i passeggeri che dopo un’accesa discussione con l’autista, hanno detto che avrebbero chiamato la Polizia se non faceva salire donna e cane. A quel punto l’autista ha ceduto, ma li ha obbligati a salire dalla porta posteriore.
Ana racconta: “Mi ha detto che non mi voleva vedere” . L’atteggiamento umiliante e irrispettoso dell’autista è una vera onta per l’essere umano, ma per fortuna i passeggeri non hanno lasciato correre e hanno scritto una lettera di protesta all’azienda di trasporto di Casale. L’amministratore delegato del gruppo Stac, appena venuto a conoscenza del fatto, ha contattato Ana per chiedere profondamente scusa e ha avviato le indagini per capire come si sono svolti i fatti.
Il presidente del gruppo, Edoardo Chierotti, ha rilasciato anche la seguente dichiarazione:
“Tutta l’azienda si dissocia completamente dal comportamento di questo autista. Come prevede la procedura l’abbiamo intanto sentito verbalmente e dopo avergli contestato il fatto attendiamo una sua relazione nei tempi previsti. Io sono tenuto ad attendere le sue formali giustificazioni e fino a qual momento non posso prendere alcuna posizione nei suoi confronti, ma ribadisco che siamo molto dispiaciuti e ci scusiamo per il comportamento tenuto da questo dipendente che non rispecchia per nulla la filosofia di questa azienda e il comportamento dei nostri autisti. Ringrazio anche i passeggeri e tutti quelli che ci hanno scritto per segnalarci l’accaduto”.