Il cane si era arrotolato dentro un fosso, nella speranza di trovare un riparo o, forse, nel tentativo di lasciarsi morire per non dover più combattere con la sofferenza e il dolore.
Quando un animale vive per strada, in zone dove non c’è nulla e anche procacciarsi un semplice boccone è una lotta, la loro vita si abbrevia considerevolmente e quel poco che vivono è pieno di dolore, tristezza, solitudine, angoscia, sofferenza.
Per alcuni la vita non regala speranza, ma altri hanno la fortuna di capitare tra le mani di angeli dal cuore d’oro come i volontari di Animal Aid Unlimited di Udaipur, una città indiana. Questo è quello che è successo ad Helen, un cane abbandonato in condizioni inimmaginabili.
Un giorno i volontari sono stati contattati da una persona che avvisava della presenza di questo cane che aveva bisogno immediato di aiuto e loro si sono precipitati, ma quando sono arrivati sul posto, sono rimasti interdetti! Non si sarebbero mai aspettati una scena del genere. Helen era talmente debole che non riusciva quasi più a camminare, la scabbia l’aveva quasi completamente divorata, era disidratata, malnutrita e piena di piaghe e ferite infette che gli causavano dolore in tutto il corpo. Il cane si era arrotolato dentro un fosso, nella speranza di trovare un riparo o, forse, nel tentativo di lasciarsi morire per non dover più combattere con la sofferenza e il dolore.
Ma proprio nel momento in cui lei aveva deciso di non combattere più, sono arrivati gli angeli di Animal Aid per salvarla e regalargli un po’ di vita serena. I volontari hanno dovuto guadagnare la sua fiducia molto lentamente, un po’ alla volta, d’altro canto perché fidarsi degli esseri umani che l’avevano ridotta in quello stato? Ma questi sembravano diversi, l’accarezzavano. I loro, anche se Helen non ne era certa perché nessuno gli aveva mai mostrato quel sentimento, sembravano atteggiamenti pieni d’amore. Helen decide di lasciarsi andare, tanto la vita gli ha regalato solo brutture e cattiverie, perché non lasciare uno spiraglio alla speranza? Gli uomini l’avvolgono in una coperta e la portano alla clinica per curarla, per amarla, per ridargli una vita.
Per prima cosa bisogna curare il dolore, le infezioni e la disidratazione. Subito gli viene somministrato l’antibiotico per iniziare a combattere la malattia, poi acqua e cibo, chissà da quanto non mangiava a beveva. Tutti i giorni crema antisettica e idratante in modo da alleviare il dolore, bagni, antibiotici, cibo, acqua e amore.
Le cure hanno iniziato a fare effetto e il dolore è svanito, man mano che spariva il male Helen riacquistava la voglia di vivere e dimostrava riconoscenza per quella tranquillità e serenità che la circondava, per quell’amore, ora ne era sicura, che nessuno mai gli aveva mostrato!