“La principessa, si stufò subito dei due cani e ordinò che venissero abbandonati perché non servivano a niente. I due cuccioli cercavano di sopravvivere, si stringevano forte per proteggersi dal gelo, ma una mattina, il cane nero non riuscì più ad alzarsi “
Le storie di cani abbandonati e maltrattati, purtroppo affollano le nostre pagine ma, questa che vi raccontiamo, è diversa dal solito perché accomuna la disperazione ad un grande amore. La racconto come se fosse una favola perché ci sono tutti i componenti per renderla tale.
C’era una volta una bella principessa un po’ capricciosa a cui nessuno riusciva a dire di no! Un giorno vide una bambina che giocava con due piccoli cani: uno bianco e uno nero. La bambina sembrava felice, cosa che la principessa non era mai. Andò dalla madre e gli disse che voleva immediatamente due cani piccoli: uno nero e uno bianco. Come sempre, venne subito accontentata. La principessa, col suo fare dispotico, ordinò ai cani di farla felice! Lei non interagiva con loro, li guardava e basta. Si stufò subito dei due animali e diede ordine di sbatterli fuori casa perché non servivano a niente! I due cuccioli, impauriti, non erano consci di quello che fosse successo, ma si avviarono per la loro strada. Il tempo passava e i due cuccioli cercavano di sopravvivere alla vita crudele che li aspettava: condividevano quel poco cibo che trovavano, si stringevano forte per proteggersi dal gelo, si proteggevano l’un l’altro dalle cattiverie a cui venivano sottoposti dai passanti.
Un giorno il cane nero non riuscì ad alzarsi dal giaciglio che li aveva accolti per la notte e il bianco capì subito che il suo amico stava male. Andò a cercare un po’ di cibo e glielo portò e si strinse attorno a lui per procurargli calore. Ogni tanto gli dava una leccatina per ricordargli che lui era lì, che gli stava vicino e il cane nero ringraziava con un debole segnale. La situazione stava degenerando e scese di nuovo la notte. Mentre i due cani dormivano, due mani si allungarono verso di loro con due ciotole di cibo caldo! Un’anima buona li stava osservando da un paio di giorni e aveva capito che avevano bisogno di aiuto. Mangiarono sommessamente e alla fine, il proprietario delle due mani, incominciò ad accarezzarli e si accorse che il cane nero aveva la febbre.
Con gentilezza li convinse a salire in macchina e li portò da un suo amico veterinario. Il pelo incolto e incrostato di sporco, non faceva neppure capire da che parte fosse il muso. Il cane nero, fortunatamente, era solo stato colpito da un principio di disidratazione. Furono lavati, tosati, curati e nutriti. I cagnolini si erano trasformati e i loro occhi brillavano di gioia, qualcuno, finalmente, li amava. Il loro angelo si innamorò dei loro occhi dolci e decise di portarli nella sua casa che, non era una reggia, ma era piena d’amore.
I cani non sono giocattoli, per colpa di un capriccio, questi animali hanno sofferto e hanno rischiato al morte, solo grazie ad un grande cuore ora sono curati, nutriti e vivono serenamente.