Uccidono il suo umano davanti ai suoi occhi. Forse a testimoniare in tribunale sarà proprio lui: il pappagallo Bud.
Vogliamo che gli animali siano considerati esseri con gli stessi diritto dell’uomo, creature che soffrono e che quindi devono essere trattati con rispetto e amore.
Ma non staremo forse confondendo il nostro desiderio di plasmarli a nostra immagine con ciò che in realtà è meglio per loro.
Ricordiamo che il nostro modo di vivere non è certo adatto agli animali, quindi trattarli con rispetto significa anche accettare i loro bisogno e ciò che è meglio per loro e non per noi. Sono animali, non persone, sono in molti casi superiori a noi e dovrebbero essere tenuti fuori dai casini che l’essere umano malefico combina.
Ed ecco invece che si sentono strane notizie. Un pappagallo che ha appena perso il suo umano, verrà chiamato a testimoniare in tribunale. Vi rendete conto?
Pare che il volatile abbia assistito all’omicidio del suo umano e che tra le cose che ripete, vi siano esclamazioni o parole che riportano all’accaduto.
Si chiama Bud ed è un pappagallo grigio indiano, ha assistito alla sparatoria che ha messo fine alla vita del suo padre adottivo Martin Duram. Da quel momento il pappagallo ripete spesso “non sparare” imitando la voce dell’uomo deceduto.
Gli avvocati scherzano sopra la possibilità che Bud sia chiamato a testimoniare, dicendo che “sarà difficile far giurare a Bud di dire la verità in tribunale, facendogli alzare la mano destra”.
Ma in realtà non c’è niente di comico, quel povero volatile ha perduto un caro amico e adesso dovrà essere sottoposto ad uno stress eccessivo, in un tribunale. Pare che le parole di Bud facciano ricadere la colpa sulla moglie di Martin Duran.
Se la testimonianza del volatile verrà accettata, presto la donna verrà chiamata in giudizio e Bud dovrà essere là, stressato e coinvolto nelle facendo umane. Voi cosa ne pensate? Lasciateci un commento con il vostro parere.