Gatta siamese sventa furto per decine di migliaia di euro, mentre il cane continua a dormire
La protagonista di questa incredibile storia, si chiama Nanà ed una gatta siamese che vive con un cane e con la sua mamma umana. E’ avvenuto a Ostia, diverso tempo fa, ma è una storia così carina che abbiamo pensato valesse la pena raccontarla.
Un gatto che sventa un furto non si sente tutti i giorni, tanto meno se vive con un cane che nel frattempo dormiva profondamente. La mamma adottiva di Nanà, Paola, ha raccontato tutta la storia a “il Messaggero” e noi vi riportiamo la sua testimonianza.
«Mi sono svegliata mentre il gatto mi batteva con la zampetta sul viso – racconta Paola – Il cane Lola ronfava tranquillamente sul divano e ho pensato che la micia volesse giocare. Invece no, insisteva a tal punto che mi sono alzata e l’ho seguita. Si è piazzata sul davanzale della finestra, mi sono scorta e dal vetro ho visto una scena che mai avrei immaginato».
Tre uomini stavano spingendo un furgone della protezione civile, che ha la sua base proprio in quel palazzo. Gli uomini stavano spingendo il pesante mezzo, per evitare d fare rumore.
«Il cancello era spalancato – prosegue Paola – e il furgone era a metà già sulla strada: erano in tre, vestiti di nero e lo stavano spingendo a mano per non far rumore. Un peso da 35 quintali spinto da tre uomini. Sono uscita fuori come una pazza e ho gridato la prima cosa che m’è venuta in mente “Corri Jò, prendi il fucile!”».
I ladri sono scappati all’istante abbandonando il furgone e Paola ha subito chiamato la polizia. Dai primi rilevamenti, risultavano scomparse diverse migliaia di euro di attrezzature, tra motoseghe, motofalciatrici, decespugliatori, frullini, gruppi elettrogeni e quant’altro.
«I ladri erano riusciti a trovare le chiavi di tutti i mezzi – segnala Paola – e avevano caricato tutta l’attrezzatura nella Panda dopo aver reclinato i sedili. Altra roba era sul furgone. A conti fatti hanno portato via solo tre decespugliatori e qualche attrezzo per mille euro di valore. Ma se non ci fosse stata la gatta, Nanà, a svegliarmi, non so proprio come sarebbe finita».