Il piccolo Scotty non è fatto per cacciare. Il suo umano cacciatore lo ha ridotto così per poi abbandonarlo..
C’è chi ama la vita, c’è chi la odia! Non odia la propria vita, odia quella degli altri. C’è chi si sente un Dio a poter decidere chi deve vivere e chi deve morire. Questo è quello che i cacciatori provano e chi non la pensa come loro, bum, è fuori dal gioco. Tanti di loro non concepiscano che un essere non la pensi come loro, così era il proprietario del povero Scotty.
Scotty è un cane affettuoso, dal muso molto dolce che non amava la caccia. Voleva solo giocare e per lui l’insegnamento di stanare le prede per farle uccidere, era inconcepibile. Scotty amava la vita e la ama ancora. Il suo proprietario, invece, è uno di quelli che si scarica contro i più deboli per sentirsi importante. Spara agli animali per sentirsi uomo e non sopportava che Scotty non condividesse questo suo piacere. Così, ha deciso di picchiarlo, per dimostrargli chi era il più forte e sfogare la sua rabbia.
Scotty è stato abbandonato ai margini del bosco, con la spina dorsale fratturata. Per fortuna qualcuno lo ha trovato e lo ha portato subito in un centro riabilitativo. Il povero animale era maltrattato da tempo, tenuto a digiuno per stimolare il suo istinto di caccia, portato ad essere pelle ed ossa dalla crudeltà di una persona terribile. Ora per lui c’è una possibilità di recupero: una piccola frazione di midollo è rimasta intatta e un intervento, anche se molto pericoloso, potrebbe ridargli un minimo di mobilità.
Si stanno raccogliendo donazioni per far fronte alle spese che ci sono da affrontare per l’intervento ma, sostengono gli operatori del centro, Scotty si merita questa seconda possibilità per due motivi: primo perché è un cane dolcissimo, secondo perché almeno non soffrirà più così tanto dolore. Purtroppo ora non può neppure essere sottoposto ad una alimentazione ipercalorica per fargli acquistare peso e questo lo rende ancora più debole. Tutti noi possiamo aiutare Scotty e sostenere la sua lotta contro la crudeltà.