Chico è stato praticamente “bollito vivo”. Con ustioni sull’80% del suo corpicino, le sue urla rimarranno per sempre impresse nella mente di chi lo ha trovato, non dovevano passarla liscia perché…

Siamo stufi di continuare a sentire di storie di maltrattamenti sui nostri amati amici a 4 zampe. Non riusciamo proprio a capire cosa spinga determinate menti ad architettare tali crudeltà. Eppure a pagarne le spese sono sempre loro, così indifesi e soli.

Chico è un dolcissimo gatto di tre mesi, trovato in un casolare abbandonato, probabilmente meta preferita da tossicodipendenti e alcolizzati.

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Qualcuno si è divertito praticamente a bollirlo vivo, procurandogli ustioni nell’80 % del suo corpo. Quando è stato trovato il piccolo si contorceva dal dolore. Le sue urla strazianti rimarranno per sempre nella mente dei suoi salvatori.

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E’ stato persino difficile trovare un punto da cui cominciare con le iniezioni per la terapia endovenosa, tanto le sue condizioni erano critiche. Solo dopo giorni di somministrazione di antibiotici e antidolorifici, i medici sono potuto intervenire.

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I volontari sono tornati più volte in quel casolare in cerca della bestia che aveva fatto tanto male al piccolo. Ma senza nessun risultato. Ancora una volta il colpevole rimarrà impunito.

Il piccolo però ha continuato a lottare. Il suo attaccamento alla vita ha commosso tutti coloro che si stavano prendendo cura di lui. E’ stato un vero guerriero. Nonostante tutto io male che aveva ricevuto, il micio voleva vivere. I medici e i volontari hanno fatto di tutto per potergli permettere di farlo.

Così, dopo settimane di cura, finalmente è iniziata la ripresa. Chico era fuori pericolo. Probabilmente si porterà dietro per sempre le conseguenze di quel gesto infame, ma ciò che importa è che potrà tornare a vivere. Questa volta circondato dall’amore e dall’affetto di coloro che hanno preso a cuore la sua causa e hanno deciso di aprirgli le porte della loro casa.

Di seguito vi riportiamo le immagini del suo difficile percorso:

Condividete questa toccante storia con il mondo per denunciare questi atti barbari. Non bisogna essere indifferenti! E’ ora di dire basta e che coloro che commettono tali gesti ricevano la giusta punizione!

 

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