Rientrano a casa e trovano la loro gatta ferita a fucilate. I colpevoli…
A raccontare questo episodio di cattiveria assurda e gratuita è la signora Marina, proprietaria della dolce gatta Mylla. Lui medico, lei professoressa sono fuori casa la mattina, rientrano nel pomeriggio. Proprio al ritorno dal lavoro, un giorno hanno trovato la loro amata gatta in una pozza di sangue nel giardino di casa. Mylla era ancora viva, l’hanno presa in braccio e sono andati di corsa all’ambulatorio veterinario. La gatta era stata colpita volontariamente, le avevano sparato con una pistola. La situazione era molto delicata, il dottore è intervenuto subito. La gatta è stata operata, hanno inserito un ferro per sostenere il femore frantumato sostenuto da tutori esterni. Purtroppo il proiettile non è stato asportato, si è posizionato sull’arteria femorale e lo spostamento causerebbe una forte emorragia.
La signora Marina ha sporto immediatamente denuncia. Molto indignata e addolorata ha riferito che: “chi ha colpito Mylla era sicuramente là intorno perché lei non si muove di casa. Al massimo si allontana di qualche metro ma, essendo abituata in famiglia preferisce i suoi ambienti. È sterilizzata e molto paciosa, non può aver fatto del male a nessuno”. Inoltre la coppia ha precisato che è intenzionata a scoprire i colpevoli e ha precisato che le leggi al riguardo esistono adesso, chi fa del male agli animali rischia la reclusione da 3 a 18 mesi o una multa da 5.000 a 30.000 euro.