Una storia incredibile…il gatto conteso da due famiglie finisce in tribunale, in lacrime quando il giudice lo dichiara di…
Cari amici degli animali, siamo qui a raccontarvi questa storia per dimostrarvi l’importanza del microchip nel vostro amico peloso
Una brutta esperienza vissuta in prima persona da Courtney Amos. Ci troviamo a Rochester, New York e questa donna viveva la sua felice e tranquilla vita con il suo miglior amico Whiskers, un gattone bianco e nero. Courtney lo ha adottato undici anni fa e da quel giorno è diventato la parte più importante della sua vita.
Ma circa un anno fa Whiskers è scomparso improvvisamente da un giorno all’altro. Courtney era disperata, l’ha cercato in ogni angolo della città. Ha tappezzato quest’ultima di volantini e chiesto aiuto a ogni persona che si è imbattuta sul suo cammino. Ma il gatto sembrava scomparso nel nulla e nei successivi quattro mesi la donna l’ha atteso invano. Ogni giorno faceva sempre piu male e arrivare alla sera senza vederlo rientrare dalla sua porta le toglieva un granello di speranza.
Quattro mesi, quattro lunghi e sofferenti mesi fino all’arrivo di una telefonata. Era un ex allievo della Mayo High School che si era imbattuto in una foto del gatto sul sito Camp Companion.
Whiskers non era più Whiskers ma il suo nome era Simon ed era stato adottato da un’altra famiglia.
Dei volontari animalisti lo avevano trovato mentre vagava per la città e dopo averlo sottoposto a un controllo generale e visto che non aveva un microchip, lo hanno considerato un randagio. Come tale gli hanno trovato una casa e una famiglia che prendesse cura di lui.
Curtney era disperata, la famiglia che lo aveva adottato non aveva nessuna intenzione di restituirglielo e lei non aveva nulla in mano per rivendicarlo. La donna è arrivata anche a riccorrere ad un avvocato ma senza ottenere nulla.
“Non posso crederci, è come um figlio per me. Ho perso un figlio dopo 11 anni, è tutta la mia vita, vorrei solo che provassero a capirmi”, le parole della donna.
Ma purtroppo alla fine Curtney non ha potuto fare nulla poichè non aveva alcun strumento legale dalla sua parte. Ha perso il suo compagno di vita per sempre…
Se solo Whiskers fosse stato munito di microchip nessuno si sarebbe potuto imporre. Sarebbe stata la prova che quel gatto era realmente di Curtney. Per cui amici non sottovalutatelo e munite i vostri animali di questo piccolo chip. Non esitate, per chi non ce l’ha, recatevi subito dal veterinario.
Condividete questa storia per aiutarci a diffondere questo importante messaggio.
Fonte: www.lastampa.it