La volontaria la accarezza e lei strilla così forte da commuovere anche chi sta riprendendo la scena. Guardate dopo pochi secondi la dolcezza tra le due…

In questi casi è meglio non sapere cosa abbia passato la dolce Priscilla. Si può supporre, ognuno di noi può solo immaginare sentendo il suo pianto disperato.

La cagnolina è stata recuperata e portata in canile, si sa che è stata portata via ad un uomo che la trattava male. Dopo una denuncia sono intervenuti gli organi competenti e di conseguenza l’associazione ha preso in carico la cagnolina. La dolce Priscilla, così si chiama questa sfortunata meticcia di taglia medio piccola veniva probabilmente picchiata dal suo proprietario. Una volta portata al rifugio/canile se ne stava accucciata nell’angolo più lontano della sua gabbia, con la coda tra le gambe. Tremava ad ogni passaggio di persona. Non mangiava per non spostarsi da quell’angolo.

Quale mano indegna aveva potuto fare del male a questo esserino così piccolo e indifeso. La volontaria era disperata, non poteva vederla così, si fa forza e decide di provare a conquistare la sua fiducia. Quando aprirete il video il cuore si stringerà a tutti ma, qualche secondo dopo rimarrete entusiasti nel vedere il cambiamento di Priscilla. Non sappiamo come sia finita per il suo padrone, ci auguriamo che almeno abbia avuto ciò che si merita. Siamo sempre più uniti nel combattere le ingiustizie contro i nostri amici pelosi. Sono anime indifese confronto noi, abbiamo mezzi e forza per far di loro ciò che vogliamo.

Vi lasciamo queste immagini che hanno fatto il giro del mondo commuovendo anche il ragazzo che le stava girando nel rifugio.

Condividiamo per ringraziare tutte quelle persone che per passione curano e accudiscono queste dolcissime creature. Per fortuna che dove un uomo compie azioni malvagie ci sono altri disposti ad aiutare. Ricordiamoci di sostenere anche economicamente queste associazioni. Molto spesso non hanno soldi per intervenire o curare i nostri pelosi, a volte ci rimettono in prima persona pur di non rinunciare a salvare una vita.