Sangineto non ci sta a passare per quelli che coprono i 4 ragazzi che hanno tolto la vita al cane Angelo e replica facendo addirittura una proposta incredibile. Finalmente parlano anche i ragazzi spiegando il perché Angelo è morto.

Non mostreremo a nessuno alcuna immagine brutta, tutta Italia ormai conosce la triste storia del cane Angelo, il randagio di Sangineto. Si è qui, in provincia di Cosenza, che 4 annoiati ragazzi, in un triste pomeriggio di 4 mesi fa hanno tolto la vita a questo docile cagnolone. Uno dei ragazzi girò il video del fattaccio e lo ha pure postato su Facebook. Da quel momento la loro vita si è trasformata  in un vero e proprio inferno. Manifestazioni in tutta Italia, associazioni e animalisti hanno invaso il paese chiedendo giustizia per l’indifeso Angelo. Vista la popolarità del caso, la scorsa settimana, la “iena” Nina si reca nel paesino dell’entroterra calabrese per dare voce ai concittadini e magari agli stessi ragazzi.

Nessuno accetta di parlare al microfono della giornalista, neanche il prete del paese. I due fratelli che hanno partecipato al fatto si allontanano dalle telecamere perdendosi tra i vicoli. Qualcuno si ribella alle continue attenzione dei media affermando che era troppo casino per un c… di cane! L’inferno precedente è stato oro, insulti e minacce di morte ricoprono ogni singolo abitante del paese. Oggi, a distanza di una settimana le cose sembrano cambiate, la “iena ” Nina viene invitata e la realtà che emerge è ben differente.

Due dei 4 ragazzi parlano del fatto, facendo uscire tutto il loro lato umano, quel lato che in quel pomeriggio forse era rimasto altrove. Nel video potrete ascoltare la loro voce, le parole con cui si scusano con tutti, con cui spiegano il perché Angelo è morto, si proprio così, Angelo è morto per un motivo. Uno dei due racconta che lo volevano portare a casa per accudirlo, poi qualcosa è cambiato ed è successo l’irreparabile. Loro stessi a casa hanno dei cani che considerano un membro di famiglia.

Il paese si fa avanti e ci mette la faccia, condanna pienamente il gesto e vogliono la giusta pena per i ragazzi. Si difendono dalle accuse di essere omertosi e coprire l’accaduto. Anzi, dichiarano di essere amanti degli animali e chiedono di poterlo dimostrare, chiedono aiuti agli animalisti e allo Stato per un progetto che riscatti loro e renda la morte di Angelo utile ad altri sfortunati come lui. Vorrebbero poter aprire ” Rifugio Angelo” in memoria di un dolcissimo cane che ha scodinzolato fino al suo ultimo respiro.

Nel video potrete sentire tutto ciò che è stato detto.

CLICCATE QUI PER VEDERLO : http://mdst.it/03v659345/

Condividete numerosi, Angelo non deve essere dimenticato, siamo noi oggi la sua voce…Un plauso a Nina per lo sforzo che ha dovuto compiere, immaginiamo la sua fatica sapendo quanto amore prova per gli animali.

Articoli correlati