17 Novembre: Giornata del gatto nero. Vi spieghiamo il perché.

Oggi è un giorno speciale e vogliamo mettervene al corrente così che tutti possiate festeggiare i vostri amati gatti. Quante ne sentite ogni giorno sui gatti neri? Purtroppo le “idiozie” del passato sono state tramandate fino ai nostri giorni e c’è gente che ancora ci crede e che continua a tramandarle ai loro figli. Oggi 17 novembre è stato scelto come il giorno in cui si festeggia il gatto nero. Lo scopo è quello di far avere una rivincita a questo meraviglioso animale e di istigare la gente a smetterla con tutte queste dicerie!

“Il gatto nero porta sfiga”

“Se ti attraversa un gatto nero fermati, aspetta prima che passa qualcun’altro e poi vai tu, altrimenti ti succede qualcosa di brutto”

“Porta più sfortuna se ti attraversa da sinistra”

“Io non adotterò mai un gatto nero, porta sfortuna!”

“Non accarezzare mai un gatto nero”

Sappiamo benissimo che potremmo continuare ancora a lungo ma non lo facciamo perché voi tutti già sapete di cosa stiamo parlando. Molti si chiedono: ma perché porta male? Perché la gente lo dice?

La verità è che è una credenza del passato che ci ha seguito fino ai nostri giorni. Nei tempi in cui per muoversi si usavano le carrozze, capitava molto spesso che, con il buio, non si vedevano i gatti neri e spesso venivano investiti. Era impossibile vederli di notte ed erano sempre loro a provocare incidenti perché i cavalli si spaventavano e si imbizzarrivano, mettendo a rischio la vita dell’uomo. Non solo, in Turchia venivano portati a bordo delle navi in modo che riuscissero a scacciare i topi e nella maggior parte dei casi, si preferiva il gatto nero poiché si mimetizzava alla perfezione con il buio. Quando i cittadini vedevano un gatto nero girare per le strade, lo consideravano un presagio di sventura, poiché sapevano che una nave aveva approdato e i “cattivi” stavano per saccheggiare il loro territorio.

 

Per fortuna sono esistite anche paesi in cui il gatto veniva considerato sacro, tanto che la dea Bastet aveva proprio le sembianze di un gatto. Chiunque provava a fare del male all’animale, veniva punito con la morte. Ma questo purtroppo solo in Egitto e poche altre civiltà.

Per quanto riguarda il Cristianesimo, invece, il gatto nero era considerato la reincarnazione di Satana, una condanna che gli è stata afflitta da Papa Gregorio IX e il loro destino era lo stesso delle streghe, venivano bruciati al rogo.

Queste credenze ci perseguitano ancora oggi, in tempi moderni in cui la nostra mentalità dovrebbe essere aperta! Molti pensano che il gatto nero porti sfortuna e diversi anni fa l’Aidaa  (Associazione Di­ritti Animali e Ambiente) ha deciso che questa creatura divina dovesse riprendersi la sua rivincita!

Hanno scelto il 17 novembre perché è il mese in cui vengono denunciate più scomparse dei gatti neri e perché viene considerato il mese più cupo. Il giorno 17 è stato scelto proprio perché anch’esso è un numero associato alla sfortuna e l’intento è quello di sfatare tutti i miti che nella storia hanno accompagnato il gatto nero e di eliminare l’ignoranza e la superstizione nel mondo.

Quello che più ci ha rincuorato è che negli anni le persone hanno davvero preso sul serio questa festa, anzi diverse città hanno dato vita a delle tradizioni che ripetono anno dopo anno:

A Fano (prov. Pesaro Urbino) l’associazione Osiride onlus organizza una raccolta di alimenti per tutte le colonie feline. Gli abitanti di Brindisi scendono in piazza e manifestano contro la superstizione che accompagna i gatti neri.

Noi non vi chiediamo tutto ciò ma semplicemente di fare i migliori auguri a tutti i gatti neri del mondo e di smetterla di credere a tutte queste “stupidaggini” che continuiamo a tenere in vita. E se tra di voi c’è qualche umano di questi esseri speciali, cosa aspettate a festeggiare? Rendete speciale questo giorno e riempiteli di coccole!

Se vi fa piacere mostrateci le loro foto nei commenti, facciamo tutti insieme gli auguri ai nostri gatti neri!

Contribuiamo a sfatare questo mito, condividete l’articolo così da mettere tutti al corrente di questo splendido giorno.