“Il medico ha aperto stomaco e intestino per salvarla! Non credo all’incidente, è stata una trappola!”

Questa è una vera e propria denuncia. La storia risale a qualche settimana fa. Una ragazza toscana percorreva una strada della zona industriale della sua città. Si è imbattuta davanti ad una gattina che si contorceva e si lamentava. L’ha presa in braccio teneramente, cercando di rassicurarla e ha immediatamente avvertito il suo veterinario. Il medico si è fatto trovare pronto all’emergenza annunciata dalla ragazza, ha visitato la gattina e l’ha portata subiti in sala operatoria.

Immagine di repertorio

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Il dottore ha riferito di aver dovuto aprire stomaco e intestino per poter risolvere la grave occlusione che stava uccidendo la poverina. Ha trovato al suo interno una corda con un nodo, tipo quelle dei legacci per insaccati, la vedete chiaramente nell’immagine. L’associazione che ha preso in carico la gatta ha dichiarato guerra. Vogliono sapere la verità, è stato un incidente o una corda trappola?

Doveva essere insaporita bene, tanto che la micia l’ha mangiata. Il dolore che le stava procurando era terribile, sarebbe morta di fame e di atroci sofferenze se la ragazza non l’avesse soccorsa. A distanza di poco tempo dall’episodio del gatto ucciso a bastonate nel rifugio locale, resta difficile pensare ad un incidente. Tutti gli amanti si sono uniti per chiedere pene severe a chi fa del male a questi innocui animali. I gatti in particolar modo sono animali silenziosi e tranquilli, non danno fastidio e stanno volentieri in disparte.

Le associazioni chiedono a gran voce al comune un concreto sostegno per sterilizzare. Questo è l’unico vero modo per emarginare il fenomeno del randagismo. Questi episodi di sadismo devo essere puniti in modo esemplare, così da distogliere i folli dal ripeterli nuovamente. Una denuncia è stata depositata e la notizia buona è che la gattina sta bene e probabilmente adesso sarà già stata adottata da brave persone.

Condividete per sostenere le richieste delle volontarie e per ringraziare la ragazza che ha soccorso questa condannata a morte.

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