E se le cose andassero veramente così per una volta? A chi non piacerebbe vedere qualche imbecille in gabbia? Questa è la spettacolare e vincente trovata che ha portato all’adozione di cani e gatti ottenendo complimenti a non finire…

Siamo sicuri di essere dei veri animalisti? Il significato primario della parola animalista non è amare gli animali, ma considerarli come individui con una propria personalità e sensibilità. Quando troviamo un randagio per strada e lo portiamo in un rifugio, lo salviamo da ogni pericolo che la vita randagia comporta e lo mettiamo in mani sicure che non gli faranno mai mancare i beni di prima necessità. Ma c’è una differenza sostanziale tra il vivere e il sopravvivere! I rifugi sono senza dubbio essenziali per accogliere le povere creature che si ritrovano a dove badare a loro stessi, spesso con epiloghi fatali. Ma portare un cane o un gatto in una di queste strutture è solo la scelta ultima che dovremmo riservare a loro.

Da qui parte un’iniziativa alquanto bizzarra, quanto straordinaria, dell’umorista francese Rémi Gaillard. L’uomo ha avuto l’idea geniale di mettere su un insolito rifugio apparentemente destinato agli animali. Ma vi lasciamo solo immaginare la reazione delle persone che si sono recate nella struttura e non riuscivano a credere ai propri occhi vedendo che gli ospiti erano proprio dei loro simili, gli esseri umani.

Il video che stiamo per mostrarvi è stato girato da alcune telecamere nascoste in tutto il rifugio. Possiamo vedere una donna che è entrata con l’intenzione di lasciare un cagnolino trovato per strada. Il medico della hall la fa accomodare. Da lì comincia ad accadere l’inaspettato! Iniziano ad uscire dagli uffici tutti medici con le sembianze animali. Quando la signora è invitata a recarsi nella zona in cui sono tenute le gabbiette, la sua espressione è ancora più stupefatta. Nelle gabbie ci sono degli esseri umani nudi e al freddo. In una stanza poi, dei medici sempre con sembianze umane si dilettano ad operare una persona su un lettino freddo e arido. Cosa sia passata nella mente della donna, possiamo solo immaginarlo. Fatto sta che prontamente cambia idea e corre via da quel posto con il cagnolino al seguito. Mentre esce, vede arrivare un cane gigante che sta portando un uomo al ricovero con un guinzaglio. Vedete voi stessi e giudicate:

“Io non sono qualcosa, sono qualcuno!” è così che termina questo video. L’iniziativa è a dir poco sbalorditiva e significativa. Siamo davvero sicuri di trattarli come individui e non come cose?…Forse dovremmo rifletterci un po’.

Condividete, condividete, condividete!!!!!

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