Il tempo non passava mai e lei masticava ore ed ore per liberarsi…sono passati mesi lunghissimi e alla fine la “cravatta”d’acciaio si è rotta, purtroppo non aveva mangiato solo quella
Cinque anni fa alcuni malavitosi, per le strade di St. Louis, hanno ucciso il papà di Treya. La cucciola da quel giorno è rimasta sola, sempre in catene, sotto i resti della casa ormai abbandonata, senza nessuna protezione, né dal caldo né dal freddo. I vicini si limitavano a dargli del cibo e dell’acqua, ma nessuno mai si è preoccupato di chiamare la protezioni animali, ancora non riusciamo a spiegarci il motivo.
La piccola è stata costretta a vivere in quelle condizioni, di disagio e reclusione, da cui non poteva scappare o fuggire, quella catena aveva una morsa fortissima, che le impediva qualsiasi movimento. Treya doveva trovare una soluzione… la cucciola quindi ha cominciato a mordere la catena, stava lì ore ore, si stava consumando i denti, ma non si arrendeva… Ancora nessuno interveniva, nonostante tutti fossero a conoscenza delle disastrose condizioni in cui si trovava l’animale.
Treya allora masticava, masticava, masticava… fino a consumare la prima parte della catena, obbligando quindi, tutti gli “spettatori” a chiamare i soccorsi. L’intervento è stato rapido, ma trarla in salvo è stato davvero complicato; Treya stava in guardia, era terrorizzata dal contatto umano, ma soprattutto era molto diffidente. Solo una donna, con moltissima pazienza, è riuscita a portarla fuori da quella struttura instabile, diventata per la pelosetta una casa “prigione”. Di corsa la cucciola è stata portata al cento di soccorso “Rescue Stray” di St. Louis
.Qui Treya è stata sottoposta ad accurati esami, dalle analisi è emerso che la cucciola era piena di pulci, zecche e filaria. E’ stata rivolta particolare attenzione alla zampina, le ossa non c’erano più, Treya aveva mangiato si la catena, ma anche le sue stessi carni. Purtroppo, ormai era del tutto irrecuperabile. Ci sono voluti tempo e pazienza perché le ferite del cuore e dell’animo trovassero libero sfogo, prima di guarire lentamente. In questo percorso difficile, la dolce Treya ha trovato il supporto e la vicinanza di un nuovo amico, un piccolo randagio di nome Pinky che, con la sua allegria e vivacità, la sostiene in questo cammino tortuoso.
La nostra amica a quattro zampe ora è con lui in una struttura medica dove sta seguendo una corretta terapia. E’ stata aperta una raccolta fondi per offrirle la possibilità di una protesi per la zampa. Condividiamo, aiutiamo Treya a recuperare la sua vita, adesso è già a buon punto! Forza cucciola! Lasciamo un cuore per lei.