La commovente lettera al Labrador di Marco e Miriam
KIRA: IL LABRADOR DI MARCO E MIRIAM
“Sei entrata nella nostra vita nell’ottobre 2002 sicuramente non in punta di zampe, il tuo tartufo sempre all’opera e la tua coda in perenne movimento ci hanno subito mostrato il tuo temperamento. Ti abbiamo visto per la prima volta nella cuccia insieme ai tuoi fratellini e sorelline, e quel piccolo dubbio insito in noi, sulla possibilità di tenere un cane, si è disciolto come neve al sole quando vi abbiamo preso in braccio, accarezzati ed annusati.
Ricorderò sempre il primo giorno insieme: il lungo, per te, viaggio fino a casa in auto, con me alla guida con lo sguardo perennemente incollato allo specchietto, e con la tua nuova padroncina che per cercare di alleviare il trauma del distacco e dello spostamento si era seduta dietro e ti abbracciava, contemplando il tuo muso con gli occhi umidi. Non potrò neppure dimenticare lo sguardo di mio padre, inizialmente contrario a gestire un cane delle tue dimensioni in un appartamento e oberato dalle preoccupazioni di una tua totale dipendenza dai padroni, il suo stupore e la meraviglia davanti ad un tenero batuffolo giallo di Labrador e al suo modo di prenderti in braccio come fossi una neonata.
Quanti giorni abbiamo passato dal veterinario per curare la tua gastroenterite, quante notti passate in bianco mentre tu cercavi i giornali per poterti liberare, e quante preoccupazioni nel vederti dimagrire. Di questi giorni rimarrà un ricordo indelebile in quanto mi hanno insegnato a prendermi cura di qualcuno che non sia me stesso, di capire quanto possa diventare stretto e importante il rapporto con il proprio cane e di imparare a comprendere il tuo sguardo. Siamo cresciuti insieme, tu fisicamente, io caratterialmente. Adesso hai un anno, tutto il tempo che abbiamo a nostra disposizione lo dedichiamo a te; le nostre vacanze, i nostri fine settimana sono improntati alla ricerca di spazi dove tu possa correre, divertirti e … stancarti. Sei un cane come tanti altri, per noi però sei speciale, i tuoi guaiti quando vuoi qualcosa che non puoi ottenere, le tue leccate appena hai finito di bere, il tuo sguardo che impietosisce mentre aspetti il comando per poter mangiare, ti rendono unica ai nostri occhi.
Le foto e i video raccontano molto ma non riescono a mostrare quel legame che ci unisce. Ogni animale che mi ha accompagnato fin dalla mia infanzia ha lasciato in me ricordi bellissimi, tu sei il mio primo cane, so che non sarai l’ultima, e spero che tu ci donerai la gioia di coccolare i tuoi cuccioli un giorno e di poter dare loro amore come adesso stiamo dando a te.”