Bracconiere spara ad un altro cacciatore, pensando fosse un cinghiale
Il fatto è successo a Riparbella, in provincia di Pisa. Questo sito è contrario alla caccia, quindi non possiamo dire che il fatto ci ha sconvolto così tanto anche se si tratta di una vita che se ne è andata.«Pensavo di avere colpito il cinghiale a cui avevamo sparato poco prima, invece era il mio amico», queste sono le parole di Bruno Marrocu, originario della provincia di Nuoro. Durante le notti scorse, lui e il suo amico, Giovanni Antonio Giobbe, mentre la pioggia scendeva a dirotto, si sono avventurati per dare la caccia a un cinghiale. La caccia, in queto periodo dell’anno, è proibita. Avevano sparato a un cinghiale, la povera bestia era riuscita a scappare e i due uomini si sono divisi per cercare le tracce. Bruno Marrocu, vede un cespuglio muoversi, è noto che i cighiali possono essere pericolosi e quindi senza esitare ha sparato due scariche di pallettoni della sua doppietta di calibro 12. Pensando di aver preso la preda, si è avvicinato lentamente fino a quanto ha scoperto di aver fatto un grandissimo errore e aver ucciso uno dei suoi migliori amici.
«Quando ho capito cosa era successo ho chiamato i soccorsi, il 118», così ha dichiarato l’uccisore dell’altro cacciatore di frodo. Da li a poco tempo sono arrivati i carabinieri e hanno confiscato tutte le armi in suo possesso.La caccia sarà anche uno sport che i nostri antenati, facevano per poter sopravvivere, oggi non è più necessaria e comunque non è mai fatta ad armi pari. Il cinghiale, ma peggio … un uccellino, che scampo può avere di fronte alle armi? Credo che sia molto vigliacco da parte di cacciatori usare anche i cani per dare la caccia ai cinghiali. Se questi animali sono diventati tanto numerosi, la colpa non è del cinghiale ma dell’uomo che come al solito fa delle cose senza alcun criterio. Ci dispiace che un essere umano sia stato ucciso ma ci dispiace di meno che sia stato un cacciatore e per giunta un bracconiere.