Jemmie è stata salvata e adesso ringrazia i suoi salvatori con un gesto speciale: salvando gattini
Jemmie è una cagnolina che ama i gattini. Infatti, lei dona spesso il suo sangue per contribuire a salvarli da infezioni oculari potenzialmente fatali, racconta un volontario che collabora con l’associazione americana Sacramento SPCA (SSPCA).
Ci sono alcune sostanze in questo siero “che bloccano gli enzimi che danneggiano la cornea, contribuendo ad accelerare la guarigione”, afferma il veterinario Dr. Lauren Siperstein-Cook, che è il direttore sanitario del rifugio SSPCA. I gattini sono particolarmente suscettibili alle infezioni agli occhi, ci ricorda ancora Varanini, soprattutto quei animali che non hanno ricevuto alcuna assistenza medica.
“Potremmo usare il sangue di gatto, dal momento che i fattori essenziali che accelerano la guarigione sono gli stessi”, afferma Siperstein-Cook “ma, dal momento che i cani sono più grandi, è più facile prelevare il sangue da loro”.
Varanini ci dice anche che Jemmie “ha cominciato a donare il suo sangue per i gattini da un paio d’anni”, insieme ad altri cani che appartengono ai membri del personale SSPCA. Le donazioni di sangue di questi meravigliosi cani hanno permesso al personale del rifugio di salvare la vista e la vita a decine di gattini, ha detto.
Varnini ha aggiunto che la sua cagnolina è stata anche una “madre surrogata” per numerosi gattini. Jemmie è anche la sua favorita, essendo lei stessa adottata dal rifugio, pochi anni fa. La cagnolina era talmente buona e tranquilla che Varnini l’ha subito portata a casa a vivere insieme ai suoi gatti .
“Jemmie ama gattini”, ha detto. “Li pulisce, gioca con loro e non li lascia mai soli”
Varanini ha detto che il personale veterinario spera di poter ripristinare la piena vista ad entrambi gli occhi per uno dei gattini e ad almeno un occhio per l’altro.
“Credo che ciò che è veramente bello in tutto questo è che Jemmie, un cane che ha avuto tanto dal rifugio è ora in grado di restituire il bene ricevuto ad altri animali sfortunati”, dice Sarah “e sono sicura che se la cagnolina avesse potuto parlare, avrebbe detto la stessa cosa”.