Scandalo nell’Università del Missouri: i ricercatori sopprimono 6 beagle dopo averli sottoposti a dolorosi esperimenti
Ci troviamo all’università del Missouri, Columbia, dove è stato commesso un gesto da condannare: sei cuccioli di razza Beagle sono stati accecati per uno studio ma, dopo che i risultati ottenuti sono stati giudicati inconcludenti, i piccoli sono stati soppressi.
In uno studio pubblicato lo scorso 7 aprile, si legge che quattro ricercatori di questo ateneo stavano cercando di scoprire gli effetti dell’acido ialuronico se applicato direttamente sull’occhio, con lo scopo di guarire i danni oculari nei cani. I sei beagle, tutti di età minore di un anno, sono stati volutamente accecati all’occhio sinistro e successivamente divisi in due gruppi: uno ha ricevuto l’acido ialuronico, l’altro no.
A fine esperimento, nessuno dei due gruppi ha mostrato miglioramenti dopo il grave danno subito all’occhio, quindi i ricercatori hanno deciso di sopprimere tutti e sei i cani, conservandone però gli occhi per una ricerca futura.
L’università, ovviamente, ha difeso lo studio, sostenendo che la ricerca sugli animali è sempre stata necessaria per trovare risposte importanti a molte questioni mediche e, dato che i cani hanno caratteristiche oculari simili agli uomini, sono i candidati migliori per gli studi corneali.
Queste sono le immagini usate all’interno dello studio
Mary Jo Banken, portavoce dell’ateneo, ha inoltre dichiarato che i cani erano tenuti in condizioni confortevoli durante le prove. Tuttavia, la Freedom Project Beagle ha dichiarato l’università irresponsabile per una ricerca del genere: sei cani erano effettivamente insufficienti per una simile ricerca e ne sarebbero serviti molti di più per studiare al meglio il caso.
Kevin Chase, vicepresidente dell’organizzazione, ha inoltre sostenuto che i cani, nonostante la loro cecità dovuta agli esperimenti, sarebbero potuti essere adottati, piuttosto che soppressi. Per fortuna, di recente è entrata in vigore una legge che dichiara che i cani reduci da esperimenti non troppo invasivi devono essere messi in adozione e non più soppressi: un buon passo avanti ma speriamo che in futuro questo non avvenga più.
Fonte: nydailynews.com