Allevava Amstaff e doveva chiudere la sua attività. Per sbarazzarsi dei cani, ha pensato di lasciarli morire di fame

Vogliamo raccontarvi un episodio che ci ha fatto letteralmente rabbrividire. Ad aprile, una telefonata alla polizia di Baume-les-Dames, una città della Francia occidentale, richiedeva l’intervento delle forze dell’ordine per salvare 14 American Staffordshire Terrier (Amstaff) che erano tenuti segregati dalla loro allevatrice in condizioni terribili.

Già nei mesi precedenti, alcuni abitanti della zona avevano chiamato presso la centrale di polizia per segnalare lo stato di incuria in cui vivevano questi poveri cani. Per questo si erano attivati i volontari della SPA e dell’associazione Fondation 30 Millions d’Amis.

La SPA aveva provato ad intervenire a dicembre dell’anno scorso ma le autorità giudiziarie non avevano ritenuto necessario disporre il sequestro degli animali.

Poche settimane dopo, però, alcune persone, anche loro allevatori, per puro caso, trovano nell’immondizia raccolta all’interno di un fienile i corpi di un cane e di un gatto e richiamano di nuovo la polizia.

staff-sauvetage-eleveuse-affame-2

Stavolta, però, a distanza di un anno esatto, vengono riprese le investigazioni riprendono  e il 3 di aprile, la polizia e una squadra di volontari di 30 Millions d’Amis bussano alla porta dell’allevatrice con un mandato di sequestro.

Entrando nell’allevamento trovano una scena terribile. Cani affamati tenuti in condizioni impensabili, in mezzo ai propri escrementi, all’interno di gabbie minuscole all’interno del fienile e del garage. In totale ci sono 14 Amstaff: 7 cuccioli e 7 adulti.

Vincent Pfieffer, il direttore del rifugio SPA di Chalezule, racconta che la casa sembrava una vera discarica, come se all’interno qualcuno avesse rovesciato un camion dell’immondizia.

L’allevatrice ha provato a giustificarsi dicendo che voleva chiudere l’allevamento e che aveva pensato di lasciar morire di fame i cani, per sbarazzarsi di loro. Secondo le autorità, la donna ha dei seri problemi mentali. Pure noi facciamo fatica a credere che un essere umano sano di mente potrebbe fare un cosa del genere a delle creature indifese.

Fortunatamente la polizia e i volontari sono intervenuti in tempo per salvarli. Una sola cagnolina dovrà rimanere sotto osservazione mentre gli altri sono stati presi dalle due associazioni e saranno presto dati in adozione. La donna è stata messa sotto accusa e dovrà pagare per le sue colpe davanti alla legge.

Fonte: macommune.info

Articoli correlati