Era incatenato da un anno e la pesante catena aveva scavato nella pelle del suo collo. Titan era condannato a una lenta agonia ma il suo destino è cambiato grazie a delle persone speciali
Ci troviamo in Messico, dove il team di salvataggio Huellita con Causa IAP ha salvato un cane in una bruttissima condizione: il povero animale stava con una catena pesantissima al collo, che gli aveva addirittura scavato la pelle esponendo la carne viva.
Titan, questo il nome del cane, doveva essere incatenato da circa un anno, a giudicare dalle ferite riportate, tuttavia per fortuna ora è al sicuro. Il problema più grande di questa operazione di salvataggio è stato il fatto che il lucchetto che teneva chiusa la catena non aveva una chiave e non c’era modo di aprirlo…
Titan mostrava evidenti segni di maltrattamento: lo si deduceva anche solo dal fatto che la catena gli era stata messa al collo in modo permanente fin dal primo giorno.
Tale catena, lunga 50 centimetri e pesante quasi una decina di chili, aveva abraso la pelle del collo di Titan per lo sfregamento (ovviamente il cane aveva provato a liberarsi più volte) e, con la crescita del suo corpo, aveva scavato un profondo solco arrivando fino alla carne viva. Inoltre il cane era denutrito e disidratato: una delle tante vittime di abuso per motivi che forse è meglio non conoscere.
Il suo salvataggio non è stato affatto semplice e ha richiesto l’intervento di un fabbro che ha dovuto tagliare la catena con una sega circolare, ovviamente con tutte le precauzioni per non ferire né traumatizzare ulteriormente il povero Titan.
Dopodiché è stato portato alla clinica dove le sue ferite sono state disinfettate il più possibile: ora è sulla via della guarigione e le volontarie gli hanno persino scritto parole affettuose sulla fasciatura! Il team di salvataggio sta inoltre collaborando con la polizia per cercare di ricostruire la storia di Titan e risalire così al suo aguzzino: sarà una ricerca lunga e faticosa, ma siamo sicuri che la giustizia sarà fatta anche in questo caso!