Donna ha lasciato cane randagio incinta al rifugio. Ora è devastata dalle conseguenze
La donna comincia così il suo racconto:
“L’ho trovata vagando triste e spaventata sulle strade della città e l’ho portata nel canile. Io stavo fuori casa per giorni e giorni per colpa del mio lavoro e non sapevo a chi affidarla. Mi hanno detto che lì avrebbe potuto partorire i suoi cuccioli. Allora mi sono fidata e mi sono messa alla ricerca di future famiglie per i neonati. Ma quando sono andata a prenderla ho avuto una bruttissima sorpresa”
Tutti noi sappiamo che i rifugi per animali hanno risorse limitate e che i fondi che lo stato assegna a queste strutture devono essere usati con parsimonia.
Ecco perché, negli Stati Uniti, alcuni canili sono costretti a dare un termine a tutti i cani che arrivano da loro. Superato questo asse di tempo, quasi sempre, i cani vengono soppressi. Solo alcuni canili si possono permettere il “lusso” di chiamarsi “no-kill shelters” (canili anti-uccisione) e sono quelli che ricevono donazioni dagli enti o dai semplici cittadini.
La donna di nome Carol Towry di Tulsa ha raccontato di aver portato Brownie, una dolcissima cagnolina incinta, in una struttura della sua città. Nessuno le ha detto che Brownie rischiava la vita la dentro. Lei voleva solo affidarla temporaneamente al canile e, nel frattempo, darsi da fare per cercare una casa per lei e per i cuccioli.
Non immaginava di averla consegnata nelle mani del suo boia. L’aveva portata nel canile il 9 di ottobre ed è tornata una decina di giorni dopo per vedere come stava e per dire ai funzionari del canile che aveva trovato delle famiglie disposte ad accogliere Brownie e i suoi cuccioli.
Jean Letcher, il manager di Tulsa Animal Welfare ha dichiarato che il rifugio ha una legge interna che dice che i cani, dopo 3 giorni, diventano proprietà del rifugio che può disporre delle loro vite come meglio crede.
In quel periodo tantissimi cani sono stati portati nel rifugio e i funzionari sono stati costretti a sopprimere alcuni di questi e Brownie è stata una di loro. L’hanno sottoposta a eutanasia insieme ai suoi cuccioli.
Una fine terribile per una mamma che poteva ancora vivere tanti anni… amata e coccolata da una famiglia. E tutto quello che ci sentiamo di dire è che bisognerebbe sempre accertarsi bene delle condizioni della struttura in cui decidiamo di lasciare un cane salvato dalla strada.
La cosa migliore da fare sarebbe trovargli una famiglia ma se questo non fosse possibile, bisognerebbe controllare bene la struttura disposta ad accoglierlo.