“Aveva solo 7 settimane quando l’ho trovato gettato nell’immondizia, chiuso dentro una busta, a gennaio di quest’anno. Ho pensato che non poteva capitargli di peggio ma ho cambiato subito l’idea quando l’ho tirato fuori dalla busta. Povero cuoricino… non aveva”
A gennaio, in una giornata freddissima, in un cassonetto d’immondizia di Toronto, è stato trovato un cucciolo. Era magro e spaventato ma aveva gli occhi più dolci mai visti e un naso a forma di cuoricino. I volontari l’hanno chiamato Cupid e l’hanno portato nel rifugio The Dog Rescuers, Inc., a associazione non-profit in Oakville, Ontario.
Il veterinario che si occupa di lui ha detto che Cupid potrebbe essere un Patou (cane da montagna dei Pirenei) e che il fatto che non abbia le zampe anteriori potrebbe essere un difetto genetico e non il risultato di maltrattamenti. Rimane comunque il fatto che il cucciolo sia stato abbandonato a solo 7 settimane di vita, gettato in una busta chiusa all’interno di un cassonetto d’immondizia.
Ma la sua dolcezza ha conquistato i cuori dei volontari che hanno deciso di fare di tutto per regalargli un futuro. Per cominciare, hanno contattato dei produttori di protesi per cani. Dopo aver fatto le loro misurazioni e i loro calcoli, questi professionisti hanno creato delle protesi per Cupid.
Il piccolo ha ricevuto delle nuove gambe a forma di sci, perché deve prima imparare a stare in quella posizione e allenare i muscoli delle zampe. I volontari dicono che è così buffo vederlo mentre gira con i suoi piccoli sci.
Cupid è piccolo ma è molto coraggioso e determinato a camminare. Non si abate facilmente e, quando non riesce a fare una cosa, la rifà, ancora e ancora, fino a quando ottiene il risultato desiderato: un vero guerriero che non si tira mai indietro.
La sua voglia di vivere è sorprendente e dovrebbe essere un esempio per tutti noi. Non si lamenta mai e affronta ogni minuto della sua vita con molta grinta. Cupid è un vincitore e presto sarà pronto per essere adottato. Avrà una nuova famiglia e sarà tanto amato, alla faccia di chi l’ha abbandonato…