Pocket era solo un cane da macello… non aveva mai visto l’erba, annusato i fiori o dormito su un cuscino. Non aveva mai visto una ciotola di acqua pulita e non aveva mai giocato con un rametto. Ma guardate che succede quando, per la prima volta…
Come sapete bene in alcuni paesi asiatici si consuma ancora la carne di cane o di gatto… e prima di cominciare ad indignarvi, ricordatevi che noi non siamo meglio per quello che riguarda animali come vitelli, maiali, polli o pecore. I volontari degli altri paesi si stanno dando molto da fare per cercare di salvare più animali possibile e tenere accesa l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale su questo problema.
I volontari di The Humane Society International sono riusciti a siglare un accordo con un allevatore coreano che riforniva di carne le macellerie del famoso mercato di Moran. Il contratto prevedeva che i volontari si sarebbero impegnati ad aiutarlo a collocare i suoi 100 cani e lui, in cambio, avrebbe chiuso l’allevamento.
Ad agosto una squadra di volontari è volata in Corea del Sud per visitare i cani della fattoria e preparare i documenti per il trasferimento negli Stati Uniti d’America. Fortunatamente sembra che ci siano molti allevatori pronti a chiudere i battenti e abbandonare il commercio con carne di cane… questo succede perché ultimamente si è diffuso la credenza che il karma non aiuta ma, al contrario, gioca brutti scherzi a chi alleva e macella i cani. Altri, invece, decidono di abbandonare questa attività per colpa delle implicazioni al livello familiare: allevare cani da macello è uno di quei mestieri considerati umilianti…
Ma ecco il racconto dei volontari:
Siamo arrivati nell’allevamento domenica. Si sentivano da lontano i cani che abbaiavano. C’era una cagnolina all’entrata legata con una fune a un filo scorrevole… aveva circa 3 metri a sua disposizione. Lei era il cane della famiglia… l’animale domestico… Aveva il pelo in pessime condizioni, era piena di pulci e sembrava denutrita. Se lei, il cane di famiglia, era così potevo solo immaginarmi gli altri.
Poi abbiamo visto le gabbie. C’erano tantissime e dentro molti cani che scodinzolavano e abbaiavano. Sembravano un incrocio tra un Rhodesian ridgeback e un Mastiff. Mi avevano detto che erano una razza allevata per la sua carne e che non avevano alcun valore come animali di compagnia.
Cercavano disperatamente una carezza. Avevano le ciotole di cibo e d’acqua vuote ma l’unica cosa che leggevo nei loro occhi era iul bisogno disperato di una carezza. Intorno a loro c’era tanta sporcizia: mosche e vermi dappertutto.
Ma non voglio più allungare il mio racconto con altri particolari dolorosi… Posso dirvi solo che a Settembre abbiamo fatto salire 100 cani su un aereo diretto a San Francisco… dove sono stati velocemente adottati. Tra questi c’era anche Pocket, un cane che mi ha rubato il cuore. Ho deciso di adottarlo. Ho fatto per lui anche una pagina Facebook in cui parlo del suo cambiamento. Si chiama Pocket for change.
Lui non aveva mai visto l’erba, annusato i fiori o dormito su un cuscino. Non aveva mai visto una ciotola di acqua pulita e non aveva mai giocato con un rametto… ho deciso che gli avrei insegnato tutte queste cose e che l’avrei amato con tutto il mio cuore.
Nel video qui sotto potrete vedere Pocket che gioca con un ramo… per la prima volta.