‘Il mio cane è morto tra le mie braccia perché il veterinario si è rifiutato di curarlo’. Le terribili parole di un uomo fanno il giro del mondo ma, indagando su questa storia abbiamo scoperto qualcosa di
Questa foto ha fatto il giro del mondo dopo che l’uomo, Podge Sweeney, ha deciso di postarla sul suo profilo Facebook, disperato dopo la perdita del suo cagnolino. Sweeney ha detto che il cane è morto tra le sue braccia dopo che la clinica alla quale si era rivolto si è rifiutato di curarlo. Il motivo? I soldi. Sembra che Sweeney non avesse i soldi necessari per pagare le cure del cagnolino.
La foto è struggente e ci ha fatto commuovere fino alle lacrime… possiamo solo immaginare il suo dolore. Ma prima di puntare il dito contro la clinica veterinaria, abbiamo voluto vederci chiaro e conoscere entrambe le versioni dei fatti. Podge Sweeney, un uomo di Liverpool, racconta sul suo profilo Facebook in un post del 6 agosto, di aver portato il cucciolo in una clinica veterinaria perché stava male.
Ha aggiunto che il veterinario avrebbe chiesto £119 (circa 131 euro) per il trattamento e £80 (circa 88 euro) solo per visitarlo. Lui aveva in tasca solo £35 (circa 38 euro) e avrebbe promesso di portare il resto dei soldi (visto che aveva dimenticato ca sua carta di credito a casa). Ma il veterinario si sarebbe rifiutato di guardare il cane che è deceduto, poco dopo, tra le sue braccia mentre usciva dalla clinica. L’uomo ha detto di essere stravolto e ha raccontato il suo dolore nel post, scatenando i commenti degli utenti che hanno letto il suo racconto.
Dall’altra parte ci sono le dichiarazioni della clinica veterinaria. Un portavoce della clinica ha detto che lo staff della PDSA è terribilmente dispiaciuto per la morte del cucciolo ma che non è vero quello che l’uomo ha scritto. Ha ribadito che la clinica accoglie qualsiasi animale in pericolo di vita, non tenendo conto se la persona che lo accompagna abbia o meno i soldi per pagare in quel momento.
Ha aggiunto che l’uomo aveva chiamato per prendere un appuntamento d’urgenza e loro l’avevano fissato ma che lui non si sia presentato all’appuntamento, nonostante le ripetute chiamate fatte dalla clinica. Un ultima chiamata è partita dalla clinica 2 ore dopo il mancato appuntamento. Hanno ammesso di aver avuto una discussione sui costi ma hanno ribadito che non avrebbero mai rifiutato di curare il cane e hanno specificato che il campanello posto all’entrata in clinica era perfettamente funzionante e che nessuno abbia suonato.
Attualmente ci sono delle indagini in corso e non sappiamo da che parte sia la verità… aspettiamo novità e vi terremo aggiornati.