C’era una volta, Carlotta. Vi raccontiamo cosa è stato fatto a Carlotta e cosa è stato fatto per Carlotta. Prima leggete e poi dite la vostra
Alzi la mano chi, vedendo la foto di Carlotta, legata in questo modo non abbia pensato a maltrattamenti e lanciato anatemi? E se vi dico che in questa foto non c’è nessun maltrattamento ma solo amore e voglia di vivere? Ci credete?
Abbiamo deciso di raccontarvi la storia di Carlotta perché pensiamo che tutti noi abbiamo bisogno di imparare da quello che è successo a questa bellissima cucciola. In primis dobbiamo imparare a non giudicare dalle apparenze e non vedere maltrattamenti dove non ci sono… perché, troppo spesso, molti di quelli che si definiscono animalisti giudicano senza conoscere i fatti, solo in base ad un titolo o a una foto.
Poi dobbiamo imparare che nulla è in vano e che provare è fallire è meglio che non provare affatto. Poi dobbiamo capire che nel mondo ci sono anche persone buone che cercano di aiutare gli animali, spesso, a loro spese… A queste persone non basta una pacca sulla spalla e un “bravo”… hanno bisogno di aiuti concreti come condivisioni, medicinali, cibo, vaccini e sopporto finanziario.
Carlotta non ha chiesto di venire al mondo ma ci è arrivata “grazie” a una di quelle persone che pensa che “sterilizzare sia contro natura” ma abbandonare non lo sia… Quando è stata trovata era in fin di vita. I medici hanno scoperto che Carlotta soffriva di una patologia che metteva a rischio la sua vita: il megaesofago. Chi è affetto da questa patologia ha l’esofago dilatato e questo non permette il normale defluire del cibo dalla bocca allo stomaco.
In pratica, quello che mangia torna indietro. Ecco perché, per poter somministrare il cibo (rigorosamente liquido) a Carlotta bisognava tenerla in posizione verticale. Ma nella clinica dove si trovava la cucciola c’erano tanti pazienti da curare e tanto lavoro e le veterinarie, non potendola tenere in braccio per 20/30 minuti, hanno trovato questa soluzione, in via temporanea.
La sua foto, imbragata così ed appesa alle grate di una delle gabbie per la degenza ha fatto scalpore: molti si sono indignati senza sapere che solo così Carlotta poteva mantenere il cibo nel suo stomaco. Vedendola, una ragazza di nome Florina si è innamorata di lei… questa ragazza ha cominciato a visitarla in clinica, a coccolarla e amarla… le aveva promesso di portarla a casa con se…
Ma Carlotta, purtroppo, non ce l’ha fatta… una crisi l’ha portata via. Il piccolo angelo ha rimesso le sue ali ed è tornato a volare… Florina si è offerta di pagare le spese veterinarie, tutte tranne 300 euro che sono stati lasciati in clinica a nome di Andrea… uno sconosciuto benefattore che non ha voluto rivelare la sua identità.
Florina ha messo Carlotta in una piccola bara bianca di legno… un lettino per una piccola sfortunata… e l’ha messa a riposare per sempre nel suo giardino…
Adesso vi chiederete perché vi ho raccontato questa storia triste… beh… per varie ragioni:
- Per dirvi che nonostante la richiesta d’aiuto per Carlotta tra i tanti CD CD CD… scritti nessuno si è materializzato in un aiuto concreto (a parte quello di Andrea).
- Per parlarvi di un angelo chiamato Florina… che non conosciamo personalmente ma che si merita tutto il meglio del mondo.
- Per ringraziare pubblicamente Il mondo di Andrea,micina impallinata, ma felice che hanno fatto di tutto per dare una mano a Carlotta… e che ha provato a far conoscere al mondo la storia della sfortunata cagnolina.
- Poi per farvi conoscere il megaesofago una patologia invalidante che spesso non lascia scampo.
- Per chiedervi di smettere di giudicare stando dietro a un PC e guardando una foto o leggendo un titolo… per permettersi di giudicare bisogna stare dentro le storie…
- Per dirvi che sterilizzare “non è contro natura” ma buttare i cuccioli appena nati lo è… ed è anche un reato punibile per legge…
- E poi per incoraggiarvi a condividere le storie degli animali come Carlotta… per lei, ormai, è troppo tardi ma per altri cagnolini c’è ancora tempo.