Vittima Di Combattimenti Illegali, Il Suo Sguardo Martoriato Era Una Chiara Richiesta D’aiuto
Siamo di nuovo costretti a parlarvi di maltrattamenti e combattimenti clandestini. Questa, purtroppo, è una realtà difficile da sconfiggere. Anche questo mese le Guardie Zoofile dell’OIPA sono intervenute e hanno salvato 23 Pitbull e una cagnolina meticcia sul territorio della provincia di Caserta. I cani erano vittime di sevizie e maltrattamenti e vivevano in condizioni spaventose: gabbie fatiscenti, cucce sporche, collari pesanti e catene massicce che impedivano agli animali di muoversi.
Fonte: @Oipa
Altri segni che i cani erano usati per i combattimenti sono le ferite e le cicatrici sui loro corpi. I cani erano anche malnutriti e la loro salute non era delle migliori.
Ma quello che ha fatto commuovere di più le persone che sono intervenute per salvare questi animali è stata una femmina di Pitbull che aveva il corpo di ferite sanguinanti e ancora aperte sul corpo, sul mento e attorno agli occhi. La cagnolina era legata una catena pesante che le impediva di muoversi. I suoi occhi esprimevano una disperata e commovente richiesta d’aiuto.
Fonte: @Oipa
Quando le Guardie dell’Oipa sono entrate nell’allevamento clandestino, sia lei che gli altri animali si sono avvicinati timidamente come per chiedere di essere salvati. Nei loro sguardi si leggeva a speranza. I cani hanno capito che quello era il giorno della loro liberazione e che le loro sofferenze sarebbero finalmente giunte alla fine.
Fonte: @Oipa
Per adesso tutti i 23 Pitbull insieme alla cagnolina meticcia si trovano in un posto sicuro dove riceveranno tutte le cure necessarie per fargli tornare a stare bene. Sono stati tutti sequestrati e il loro proprietario è stato denunciato per il reato di maltrattamento nei confronti di animali. Noi speriamo che oltre a guarire le loro ferite fisiche, riusciranno anche a dimenticare e a far guarire le ferite dell’anima. Speriamo che trovino delle famiglie che li amino.
Se siete testimoni di maltrattamenti sugli animali non rimanete indifferenti. Denunciate cliccando QUI.
In seguito potete vedere il video dell’intervento.