Donna scopre che il cucciolo salvato non è testardo, ma parla semplicemente lo spagnolo
Quando si adotta un cane, bisogna tener conto anche del suo passato, in quanto il cane avrà preso molto probabilmente dei tratti appartenenti al suo ex proprietario. Se il cane non è stato addestrato, è probabile che tu ti ritrova costretto a dover partire da zero, addestrandolo e insegnando lui tutti i comandi di base. Nel frattempo, il cane apparirà molto testardo e disobbediente.
Questa era proprio l’impressione che questa donna aveva con il suo cane appena salvato, Max. Infatti, nei primi periodi il cane si rifiutava di eseguire qualsiasi comando gli venisse chiesto, fino a che un giorno, la donna ha scoperto che dietro il suo carattere non c’era una scarsa educazione, ma tutt’altro.
Una bizzarra scoperta
L’utente di Tiktok @kaleemcgee era fermamente convinta che il suo cane fosse stato educato in modo sbagliato dal suo precedente proprietario, ma si sbagliava di grosso. La donna non conosceva il suo passato, tuttavia le prima impressioni che gli dava erano quelle di un cane distratto e disobbediente.
Fino a quando ha scoperto una bizzarra verità, Max, il cagnolino, conosceva solamente lo spagnolo. Questa è stata una sorprendente rivelazione per la donna, che, dopo aver ripetuto più volte i comandi base come il seduto in spagnolo, ha realizzato che il cane era più intelligente di quello che pensava, rispondendo molto bene ai comandi.
Kalee ora sta cercando di perfezionare il suo spagnolo, affinché lei e Max possano stringere un legame molto forte e di rispetto reciproco.
“Non parlo spagnolo quindi so che non è stato il massimo, ci siamo affidati a Google Translate, ma per favore fatemi sapere se avete qualcos’altro perché mi piacerebbe vedere quanto è intelligente questo simpatico ometto .”,
scrive Kalee ai suoi followers.
Siamo sicuri che Kalee e il suo cane andranno molto d’accordo da ora in poi, dimostrando che delle volte, quando adottiamo un cane, dietro un apparente disobbedienza, si nasconde un aneddoto a noi ignoto.
