Gattino Sam “inaffondabile”, sopravvissuto a tre affondamenti di navi
Grazie alla diffusione sui social possiamo venire a conoscenza di moltissime storie che hanno per protagonisti i nostri amici animali.
Tra queste vicende ve ne sono molte che vedono queste creature sorprendere milioni di persone, per il loro coraggio o per l’essere sopravvissuti ad esperienze davvero terrificanti.
Una di queste storie è senza ombra di dubbio quella di un gattino di nome Sam, che nel corso della sua vita è sopravvissuto all’affondamento di ben tre navi da guerra e pertanto si è guadagnato il soprannome di “Sam l’inaffondabile”.
Questa storia vera è accaduta durante la seconda guerra mondiale ed è un calzante esempio di come i gatti sembrano davvero avere 9 vite a loro disposizione.
Questo animale era un gatto bianco e nero, imbarcato durante il 1941 su una corazzata tedesca, la Bismark. A quei tempi, trasportare dei gatti su questi mezzi era piuttosto comune, dato che servivano per cacciare topi e ratti presenti a bordo.
Tuttavia la permanenza di Sam (chiamato all’epoca Oskar) sulla Bismark fu breve, dato che il 27 maggio dello stesso anno venne affondata e dei 2.200 marinai a bordo ne sopravvissero solamente 118.
Oskar venne trovato mentre galleggiava su una tavola da alcuni marinai inglesi e venne battezzato Sam, divenendo la mascotte della nave britannica HMS Cossack.
Tuttavia, circa cinque mesi dopo, anche questa nave venne affondata e dopo che Sam venne nuovamente salvato, fu trasferito sulla portaerei HMS Ark Royal.
Appena un mese dopo questo ennesimo trasferimento, dei siluri distrussero anche questa nave e Sam venne nuovamente trovato su una tavola galleggiante, trasformandosi in una vera e propria leggenda del mare.
Grazie alla sua fama venne trasferito su altre due navi, la HMS Lightning e la HMS Legion, che quasi per tradizione, vennero distrutte, tra il 1942 e il 1943.
Fortunatamente Sam era già stato portato sulla terra ferma, un anno prima di questi tristi eventi, dal governatore di Gibilterra ed ha continuato a vivere la sua vita in spensieratezza, fino alla morte avvenuta nel 1955.