Volontario si rifiuta di lasciare soli i suoi 450 animali in Ucraina: “preferirei morire per loro”.
La situazione in Ucraina diventa ogni giorno sempre più pesante. A rimetterci non sono solamente le persone, ma anche molti animali, che si ritrovano a vagare per le strade in balia di guerra e mille pericoli. Per questo motivo, un volontario italiano, residente in Ucraina, si è rifiutato di lasciare il rifugio dove opera per non lasciare da soli i suoi 450 animali, provvedendo a dargli da mangiare e a curarli. L’uomo ha dichiarato di preferire la morte, piuttosto che lasciare i suoi poveri animali da soli.
Il rifugio Italia JK2 si trova in prossimità di Kiev, nella capitale dell’Ucraina, e ospita ben 450 animali di specie diverse, come ad esempio cani, cavalli o polli. A capo dell’associazione c’è Andrea Cisternino, che ha sconvolto il mondo con la sua decisione. Andrea ha deciso di rimanere nel rifugio insieme ai suoi animali, anziché fuggire dalla zona di guerra, così da poterli aiutare e dargli da mangiare.
“Devo pensare a salvare il rifugio e li 450 animai che ci abitano all’interno, in quanto hanno bisogno di essere tutelati come tutte le altre anime. Preferisco morire qui piuttosto che lasciarli qui da soli.”
ha raccontato Andrea.
Questa scelta ha sicuramente smosso molte persone, in quanto in pochi avrebbero preso la sua stessa decisione. Questo ragazzo non vuole lasciare per nessuna ragione al mondo i suoi animali, e tutto questo non può fargli altro che onore.
“10 minuti fa due aerei militari e un elicottero da guerra sono passati sopra il rifugio, e Oksana ha detto che uno di questi veicoli ha iniziato anche ad attaccare. Alle cinque del mattino, un aeroporto situato a 30 chilometri dal rifugio è stato bombardato”
scrive Andrea su Facebook.
Andrea ha origini italiane, e si è trasferito con la moglie in Ucraina circa 20 anni fa. I due hanno così aperto un rifugio a Kiev, così da combattere l’abbandono degli animali e fornirgli un posto sicuro in cui stare. Il suo terreno occupa più di 20.000 mq suddivisi in varie aree, così da dedicare un ambiente per le diverse specie di animali.
Andrea sta affrontando una fida davvero dura dato che ogni giorno vede proiettili sfrecciare a pochi chilometri dal rifugio, ma nonostante ciò rimane ferreo sulla sua decisione,