Viene pubblicamente umiliata dal sacerdote per essere entrata in chiesa con il suo cane: “Mi sono sentita umiliata quando il sacerdote ha preso il microfono e mi ha intimato di andarmene”.
E’ successo a Roma, lo scorso 16 Novembre. Una donna (che chiameremo con le sue iniziali S.N.) era uscita a fare una passeggiata con il suo labrador Zen, e successivamente aveva deciso di recarsi alla chiesa di Santa Teresina in Panfilo nel quartiere Pinciano a Roma. La donna era entrata con il suo cane in chiesa e come a suo solito si era seduta nelle ultime panchine, quelle più lontane dall’altare. Lei e Zen stavano tranquillamente assistendo alla messa delle 10, quando all’improvviso il parroco ha preso il microfono e ha invitato la donna ad uscire dalla chiesa con il suo labrador davanti a tutti i parrocchiani.
«Le parole del sacerdote, che dovrebbero essere di amore e compassione, e che in questo caso sono state di profonda e ingiustificata intolleranza” – racconta l’involontaria protagonista di questo increscioso episodio – “mi hanno ferita nel profondo anche perché era la prima volta che venivo allontanata da una chiesa, in piena funzione domenicale, a causa del cane. La casa di Dio dovrebbe essere un luogo di accoglienza, di conforto, di riparo; non certo un posto dal quale essere scacciati».
Carla Rocchi, presidente dell’Enpa ha commentato:
«Nel giorno in cui è iniziata la chiusura delle Porte Sante, il sacerdote di Santa Teresina in Panfilo non poteva scegliere modo peggiore per celebrare la fine dell’Anno Santo che, vorrei ricordarlo, è dedicato alla Misericordia e, quindi, proprio “all’accoglienza” dell’altro».
«Sacerdoti e gerarchie ecclesiastiche mi sembra abbiano un rapporto decisamente conflittuale con gli abitanti non umani del creato. E infatti, accanto ad esempi di straordinaria generosità e sensibilità, troviamo altrettanti episodi che rivelano una profonda idiosincrasia, sino ad arrivare a gesti di vera e propria stizza: quello di Santa Teresina in Panfilo non è un fatto isolato. Per questo, sarebbe meraviglioso se il Santo Padre ricordasse a tutti l’importanza di amare e rispettare tutte le creature di Dio, animali compresi. Così, ne sono sicura, le chiese tornerebbero a riempirsi».
Per la signora S.N questo giorno di festa si è trasformato in un ricordo umiliante.