Il cane terrorizzato dai fuochi d’artificio è morto abbracciando il suo proprietario.
Nonostante ci siano dei divieti ben precisi in alcune zone del mondo sull’uso di fuochi d’artificio nel giorno di capodanno, molte persone preferiscono festeggiare l’ultimo dell’anno con grandi spettacoli pirotecnici, mettendo a in pericolo la vita di molti animali. Infatti, molti cani e gatti muoiono ogni anno di infarto a causa dei fuochi d’artificio, spaventati dal grande rumore dei botti. Possiamo ricordare ad esempio Magui, un povero cane morto tra le braccia del suo proprietario, nel 2019, per colpa dei fuochi d’artificio.
Un divertimento molto pericoloso
Magui è solo uno dei tanti cani che ogni anno, a causa dei fuochi d’artificio, perde la vita. Questo povero Boxer viveva nella città di Esquel , nel sud dell’Argentina , e la sua morte ha scosso migliaia di persone. Il povero cane infatti, a seguito di un arresto cardiaco dovuti ai fuochi, è morto tra le braccia del suo proprietario.
” Amavamo il nostro cane. Si chiamava Magui, ed è appena mora a causa del fuochi d’artificio. Non sapevamo dove metterla, abbiamo provato a contattare tutti i veterinari di Esquel, ma nessuno è venuto a soccorrerlo.”
ha scritto Antonella Modasjazh in un post sopra il suo profilo, dopo la morte del suo cane.
” Il nostro cane è morto tra le braccia di nostro figlio, che ci implorava di chiamare aiuto. Purtroppo, nessuno si è presentato. Ve lo chiedo per favore, non utilizzate fuochi d’artificio; veterinari, siate disponibili”,
aggiunge Antonella.
L’organizzazione Adopta, Esteriliza, Educa (adae) ha appoggiato la richiesta della donna, chiedendo all’intera popolazione di non utilizzare più fuochi d’artificio.
” Per colpa del tuo divertimento, il cane è entrato in un panico inspiegabile, morendo. Magui se ne è andata tra le braccia del suo proprietario. La sua famiglia ha il cuore spezzato”,
dice l’organizzazione.
Il caso di Magui è servito per sensibilizzare molte persone, che hanno deciso di non utilizzare più petardi e fuochi d’artificio. Speriamo che un giorno vengano vietati definitivamente.