Cucciolo di cane abbandonato in banca si rifiuta andare via e gli operai intervengono
Come per le persone, le strade sono piene di poveri animali randagi che non hanno neanche un tetto sotto il quale dormire. Molti di loro però vengono abbandonati dai loro stessi proprietari, anche per motivi del tutto nulli, come ad esempio voler prendere un altro cane. Questo povero cane ad esempio è stato abbandonato in una banca, dalla quale si è rifiutato di uscire. Gli impiegati, invece di adottare misure cattive nei suoi confronti, lo hanno accolto nel migliore dei modi.
Quando questo povero cagnolino è stato abbandonato dai suoi proprietari, ha scelto come nuova casa la banca dove era stata lasciata. A raccontare la sua storia ci ha pensato l’associazione Y SOS CAN Tarija, grazie alla condivisione tramite i social network. Flaquita, nome dato al cane, ha trovato delle persone che gli hanno aperto le porte di una nuova casa.
Una casa un po’ insolita
Nonostante inizialmente si pensava che gli impiegati non l’avrebbero vista nei migliori dei modi, le cose si sono rivelate estremamente diverse. Così, Banco BNB, la Banca Nazionale della Bolivia, ha voluto una grande lezione al mondo intero su cosa voglia dire aiutare gli animali per strada.
Con stupore di tutti, invece di cacciare la cagnolina, è subito arrivata la richiesta dalla direzione di costruirgli una casetta, affinché potesse rimanere al caldo nelle giornate più fredde.
In quella banca, Flaquita ha trovato un nuovo tetto dove stare, oltre che a conquistare il cuore di tutti i clienti della filiale. Alcuni si sono affezionati così tanto, come ad esempio Raquel Guarachi, da preoccuparsi di dargli ogni giorno a mangiare, oltre che a pulire il suo angolo nella banca.
I clienti si dirigono spesso in banca solo per salutarla, in quanto riesce a migliorare anche la più triste delle giornate.
” Speriamo che questo serva come esempio alle altre istituzioni, prive di sensibilità nei confronti di questi poveri animali randagi, senza una casa e senza nulla da mettere sotto i denti”,
dice la fondazione.