I proprietari degli animali deceduti in Messico ora li ricorderanno celebrando il giorno dei morti
Come ogni anno, il 1 e il 2 Novembre il Messico celebra il giorno dei morti, ricorrenza che serve per ricordare le persone che purtroppo non sono più qui con noi, in quanto defunte. In questa ricorrenza, le persone si radunano nei cimiteri per portare dei doni ai loro defunti, come ad esempio fiori o oggetti a loro cari. Tuttavia, recentemente questa tradizione si è allargata anche per gli animali, includendoli nel giorno dei morti. Infatti, i loro proprietari possono far celebrare delle onoranze funebri e seppellire i loro animali in un apposito cimitero, che contiene animali di diverse specie.
Da quest’anno infatti, le persone possono finalmente celebrare e ricordare i loro amici animali durante il giorno dei morti. Tutto è partito quando è stato proposto di implementare il crematorio per gli animali “Cannino al Cielo”, nello stato del Chiapas.
Una splendida iniziativa per ricordare gli animali
Successivamente, i proprietari degli animali che avevano sepolto i loro amici in questo luogo, hanno ben pensato di ampliare la festa dei morti anche per loro, in quanto membri effettivi della famiglia. La proposta è stata accettata, e il giorno dei morti, i volontari si sono recati al “Cannino al Cielo” per lasciare doni ai loro amici pelosi, come ad esempio snack o croccantini.
Ma non è tutto. Nel cimitero infatti, non si trovano esclusivamente animali domestici come cane o gatto, ma anche altre specie, come ad esempio scimmie, cavalli, tartarughe ecc. Per questo motivo, il cimitero è molto vario, e in ogni tomba contiene un qualcosa a cui era molto affezionato l’animale.
Il titolare del Cannino al Cielo, oltre che a svolgere servizi funebri, ha anche un rifugio per animali vicino a questo posto. In questo modo, può aiutare i poveri animali randagi a trovare una casa in cui andare.
Il rifugio è finanziato tramite i costi funebri richiesti per seppellire gli animali, che variano a seconda del peso, della dimensione e dell’età. In questo modo, il titolare del rifugio dispone di ulteriori fondi extra per aiutare anche le persone in difficoltà che non possono sterilizzare i loro animali, svolgendo il servizio al posto loro.