Animale stato scoperto per la prima volta 20 anni fa ma è sempre stata una specie estremamente rara.
Questo adorabile pelosetto è un animale che è stato scoperto vent’anni fa, ma è talmente raro che le fotografie che vedrete di seguito, sono le prime che sono riusciti a scattare in vent’anni di ricerche. Ovviamente è un animale che già all’epoca era talmente raro da considerarsi in via di estinzione, e con il riscaldamento globale, i ricercatori, pensano che la situazione non migliorerà di certo.
La sua specie di chiama “Ili pika” e dovrebbe appartenere alla famiglia dei conigli, per questo è conosciuto come “coniglio magico”. Weidong Li è un ambientalista conservatore che scoprì la specie nel 1993, sono dovuti passare altri 20 anni perché riuscisse a trovare un altro esemplare nelle montagne di Tianshian nella Cina nordoccidentale.
“Scoprendo questa specie, ho visto come sia in via d’estinzione. Se si estinguerà dinanzi ai miei occhi, mi sentirò tremendamente colpevole.” ha detto Weidong. Ci sono meno di 1000 esemplari in tutto il pianeta e non si hanno molte informazioni su questo splendido animale.
Il suo nome scientifico è “Ochotona iliensis” ma al momento non ci sono associazioni o organizzazioni che si dedicano a preservare la specie. Qualche ricercatore cerca di saperne di più ma Li ha dedicato tutta la sua vita al “coniglietto magico”, sperando un giorno di rivederlo e riuscendo dopo vent’anni a scattare queste splendide fotografie.
Il mondo è pieno di creature bellissime che nel giro di un paio di decenni si dimezzeranno come numero di specie a causa dell’uomo. Molte sono a rischio a causa dell’innalzamento delle temperature, causate in percentuale maggiore, dai gas emessi dagli allevamenti intensivi, come fattore principale.
Altre specie sono a rischio perché l’uomo continua ad occupare ogni angolo della terra per i propri scopi, radendo al suolo intere foreste e riducendo così l’habitat naturale di molti animale, come sta avvenendo con le piantagioni di palme per produrre l’olio.
Purtroppo continuiamo a lamentarci di ciò che accade, senza renderci conto che il potere è nelle nostre mani e che se esistono allevamenti intensivi e altre industrie dannose è solo perché noi consumiamo i prodotti sbagliati e non siamo disposti a rinunciare a niente.