In Lombardia arriva il nuovo regolamento che tutti gli amanti degli animali hanno sempre sognato. Tra le tante disposizioni a favore degli animali, libero accesso in ospedali e case di riposo…

Ecco la svolta anche in Lombardia, cani gatti e conigli potranno entrare negli ospedali e nelle case di riposo, lo ha dichiarato Giulio Gallera, l’assessore al Welfare della regione Lombardia.

“Con l’approvazione di questo regolamento forniamo uno strumento innovativo e all’avanguardia nella normativa nazionale che introduce alcune importanti novità relative alla gestione degli animali d’affezione. Novità assoluta è la possibilità di accesso di cani, gatti e conigli negli ospedali e nelle case di riposo, secondo le condizioni di sicurezza stabilite dalle strutture sanitarie o sociosanitarie, rispettando i requisiti minimi riportati dal regolamento: gli animali devono essere accompagnati da maggiorenni, i cani devono essere muniti di museruola e condotti a guinzaglio; gatti e conigli, invece, dovranno essere alloggiati nell’apposito trasportino, almeno fino al momento della visita al paziente o all’ospite”.

L’assessore ha continuato ad esporre le novità, aggiungendo:

“Altra novità molto importante è la possibilità di sanzionare chi non rispetta le norme del regolamento. La cifra va dai 150 ai 900 euro. Viene confermato l’obbligo di identificazione ed iscrizione all’anagrafe degli animali d’affezione per tutti i cani, per i gatti destinati al commercio e quelli delle colonie feline. I proprietari e detentori delle tipologie di gatti soggette a tale obbligo, dovranno recarsi dal medico veterinario per fargli applicare il microchip e iscriverli all’anagrafe degli animali d’affezione”

Tutte queste novità non solo ci permettono di poter ricevere le visite dei nostri amati animali in momenti in cui davvero ci farebbe bene, ma combatte anche il randagismo che con queste nuove normative non avrà vita nella regione della Lombardia. L’assessore Gallera ha anche spiegato:

“Tra gli obblighi dei proprietari quello di fornire all’animale un ricovero adeguato, cibo e acqua in quantità sufficiente, un’adeguata attività motoria, favorire i contatti sociali tipici della specie e assicurare le cure necessarie. Gli animali in addestramento non potranno essere sottoposti ad attività dannose per la loro salute o essere obbligati a superare le proprie capacità o forze naturali. Inoltre è previsto il divieto di tenere i cani alla catena o applicare loro qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un veterinario o per temporanee ragioni di sicurezza”. “Un altro aspetto importante riguarda la prevenzione del randagismo, con disposizioni in merito alla cattura dei cani vaganti e alle procedure da attivare all’arrivo del cane al canile sanitario, l’eventuale trasferimento al rifugio, e le disposizioni per l’affido degli animali ospitati. Prevede i doveri posti in capo alle persone fisiche che rinvengono un cane vagante e ai medici veterinari liberi professionisti che accettano in custodia un cane vagante, definendo le procedure da seguire per rintracciare il proprietario”.

Insomma, che occuparsi di un animale prevedesse molte responsabilità lo sapevamo già ma più diritti per loro implica più responsabilità per i proprietari, di questo passo è sicuro che gli animali avranno proprietari coscienti e che davvero amano i propri amici a 4 zampe.

 

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