Melbourne, come Green Hill, 12 levrieri sono stati soffocati, riportati in vita e utilizzati per ulteriori esperimenti scientifici
È una vicenda cruda, triste e davvero terribile ma per dovere di morale e di cronaca, credo si debba portare a conoscenza di ciò che avviene in nome del progresso e della scienza. L’ Università Monash di Melbourne, ha condotto un crudele esperimento scientifico sui dei levrieri, che provenivano dall’industria delle corse. Questi poveri animali, sani, esclusi dalle gare perchè non più competitivi, sono stati soffocati, gli è stato asportato il cuore e poi reinpiantato prima di essere rianimati. Come se ciò non bastasse, ai levrieri è stata comunque tolta la vita in seguito all’esperimento quindi sono morti 2 volte.
La Human Research Australia, è venuta a conoscenza di tutto questo, ha diffuso la notizia che ha fatto il giro del mondo provocando ondate di indignazione. La Human Research Australia, che, si occupa della protezione animali destinati alla ricerca ha condannato questo esperimento riferendo che non serve di certo ad aiutare la conoscenza sulla medicina applicata all’uomo. I ricercatori si sono difesi dicendo che i cani erano anestetizzati.
Questa orribile crudeltà senza senso è venuta fuori, ma è una su milioni. Ma quanti sono ogni giorno gli animali che vengono utilizzati per questi esperimenti in nome della scienza? Al danno si aggiunge la beffa “lo sfruttamento canino è all’ordine del giorno. La trasparenza dovrebbe essere d’obbligo invece è tutto tenuto a porte chiuse” ci dice la Presidente dell’associazione animalista. L’università replica di non aver utilizzato cani per la ricerca da oltre 12 mesi. Forse la maggior parte dell’opinione pubblica crede che queste sperimentazioni siano roba d’altri tempi, non è così, succede tutti i giorni e dobbiamo ricordarci che Green Hill era quì in Italia, ed utilizzava Beagle per gli stessi scopi.
Malgrado sia dimostrato che la sperimentazione animale è una metodologia sbagliata, essa continua perchè è di interesse economico per gli scienziati, e per un gran numero di altre entità coinvolte:università, industrie farmaceutiche, riviste scientifiche, allevatori, avvocati e mezzi di informazione. La ricerca su animali è dovuta alle stesse cause che hanno fatto male all’umanità per millenni:avidità, egoismo, ignoranza e paura.
Fonte:www.ilfattoquotidiano.it