” Se potete farne a meno vi prego non mangiate mio figlio, ha solo 20 giorni, ciuccia il latte da me e dorme tra le mie zampe…piange così tanto mentre lo……..se volete prendete me, non c’è dolore più grande che sopravvivere al proprio figlio…..” Le parole che hanno scosso inevitabilmente le cosciente tradotte da una donna finita in un allevamento di bambini….leggete e capirete…
Lei è una mamma, non esistono mamme di prima o ultima categoria…La Pasqua diventa uguale alla fiera della carne di cane in Cina, questo siamo noi. Non diciamo cinesi schifosi perchè noi non siamo diversi, loro mangiano cane tutto l’anno e in estate dedicano una settimana alla barbara uccisione di 10.000 amorevoli cani.
Tenendo una buona parte di femmine per riproduzione. Da noi, agnelli ne vengono uccisi a migliaia durante tutto l’anno e nel periodo pasquale se ne uccidono una quantità allucinante. Le mamme vengono fecondate a sfinimento e durante una visita di una donna, capitata per caso, in un allevamento, guardando lo strazio di una pecora ancora sporca di sangue dal parto il cui bambino le era stato sottratto e lei dolorante cercava di riprenderlo all’allevatore ricevendo un calcio…ha riportato il suo pensiero….il pensiero di una madre che vive in una fabbrica di bambini…” Non mangiate il mio bambino. è piccolo, ciuccia da me il lattuccio, dorme tra le mie zampe e piange, mamma mia come lo fate soffrire….se volete prendete me sono grande, ho 3 anni ho già fatto figli che avete già mangiato…
Preferisco e spero nella mia morte, non c’è dolore più grande che sopravvivere al proprio figlio…
A lui piace tanto il sole e io già so che arriverà l’orco e lo porterà via facendolo urlare, lo fa ogni volta che partorisco…
Non penso ci sia un Dio che ordina tutto questo dolore ad una madre, sicuro è stato interpretato male, io il mio bambino lo amo tanto e tu lo trascini per la manina piccola, gli fai molto male…guardalo che neonato…
Qui l’ho appena dato alla luce…
Mi piacerebbe che tu lo prendessi in braccio, magari dicendomi che sono stata brava e che ho avuto un bel bimbo peloso, che adesso ci porterai in un’oasi dove noi animali veniamo lasciati liberi a vivere la nostra vita di pace…volevo dirti grazie se farai a meno di uccidere mio figlio, appendendolo al gancio per poi trafiggerlo al collo. Io sono la sua mamma…!”
Riflettiamo sul male che l’uomo fa, siamo sicuri che qualcuno ha detto di fare questa mattanza orrida, firmate qui la petizione