Cagnolina si rifiuta di lasciare l’ultimo luogo dove ha visto la sua famiglia
Normalmente ci sarebbe una leggera differenza fra un cane che viene lasciato da qualche parte e uno che si è perso. Stando alla testimonianza di una soccorritrice che lavora con gli animali, Suzette Hall, i cani abbandonati aspettano il ritorno dei padroni, della propria famiglia, mentre coloro che si sono smarriti restano a vagare in giro.
Il giorno in cui la ragazza fu contattata e le venne riferito che un cane si stava nascondendo sotto un cartello stradale, sapeva già cosa la stava aspettando. Suzette, infatti, aveva immaginato che si trattasse di un cagnolino in attesa, irremovibile.
Racconta Suzette, quando si è recata sul posto per capire di cosa avesse bisogno il cane: “Le persone cercavano di sedersi con lei o di passarle accanto con i loro cani, e lei si limitava ad abbaiare contro di loro”.
Alcuni passanti si offrirono di aiutare nell’attirare il cane per portarlo via da lì, in salvo ma non ci fu verso di riuscirci. Un venditore si offrì anche di preparare degli hot dog da posizionare in una apposita gabbia che fungesse da trappola. Niente da fare.
Alla fine, Suzette, davvero disperata, ha deciso di lasciare la trappola nel cantiere durante la notte e riprovare presto la mattina seguente.
La cagnolina in questione, probabilmente in attesa della sua famiglia, la mattina dopo era ancora lì ma sembrava più serena. La trappola non aveva dato i frutti sperati. Ma, quando Suzette ha risistemato la trappola con altro cibo, racconta: “Ho rinfrescato la trappola e ho fatto finta di andarmene”. “Ho guidato lungo la strada e poi l’ho vista alzarsi e iniziare a girare intorno alla trappola.” Una volta rientrata aveva, fortunatamente, acchiappato la cagnolina, che era tranquilla dentro la gabbia.
A quel punto, una volta avvicinata la cagnolina, racconta: “Ho passato molto tempo con lei semplicemente coccolandola e accarezzandola”. La cagnolina, una volta dal veterinario, ha usufruito di uno spazio separato e tranquillo solo per farla riposare e farla stare in un ambiente sereno. Oltre a ciò, le hanno dato un nome che le stesse bene: “L’abbiamo chiamata Bella”, a noi sembrava una principessa Disney.”
Non appena Bella si è sentita più sicura dell’ambiente e delle persone intorno a lei, ha iniziato a uscire dal suo “guscio”. Chi l’ha adottata è un tecnico veterinario gentile, un umano che finalmente Bella si merita. “E non ha più bisogno di aspettare” ha concluso Suzette.