“Cosa si può dire quando si ha solo voglia di piangere. Quando mi sono fermata, lei era lì, sofferente, la sua anima martoriata dall’indifferenza della sua famiglia, mi ha guardato come dicendo ‘ti prego, non lasciarmi qui’…”
Non ci sono limiti alla crudeltà umana, all’ignoranza, all’indifferenza…
Anna ha trascorso i primi mesi della sua vita in una casa umana. Avrebbe potuto giocare con i bambini, avrebbe potuto godere della compagnia umana, sentirsi parte della famiglia. Ma la sua vita era molto diversa.
Anna ha trascorso la prima parte della sua vita spegnendosi lentamente. I suoi proprietari l’hanno legata ad un palo e l’hanno lasciata lì a morire di fame e di esposizione alle intemperie. A volte le hanno dato un po’ di cibo e acqua, appena sufficiente per rimanere in vita, ma il suo tormento è andato avanti per mesi.
“Non ho idea di come si può fare questo ad un animale. Vederla lì, giorno e notte, morendo lentamente. Vederla soffrire, ammalarsi, la sua pelle e le sue viscere che vengono mangiate dai parassiti. Vedere la sua fame e darle da mangiare appena il sufficiente per permetterle di sopravvivere e continuare a soffrire. I suoi proprietari sapevano che aveva bisogno di aiuto, ma invece di darglielo, l’hanno guardata morire.” ha affermato il veterinari sul suo sito.
Anna è ora sotto cure, al sicuro in una delle migliori cliniche. I suoi livelli ematici sono monitorati ogni poche ore. Lei ha fame, è disperatamente affamata, solo guardarla mangiare è un’esperienza che infligge tristezza, perché si vede chiaramente quanta fame deve aver sofferto.
Anna è in condizioni critiche, è sotto trattamento per Leishmania, Ehrlichia e Rogna . Tre malattie che, se combinate, possono avere un effetto devastante su un cane. La cagnolina perde anche abbondantemente sangue attraverso il naso a causa dei parassiti che infettano il suo sangue.
I vicini di casa che hanno visto Anna deteriorarsi senza fare niente, sono colpevoli quando la famiglia, ma è stata solo quest’ultima ad essere denunciata per maltrattamento da un semplice passante, al quale è bastato un millesimo di secondo per decidere di portare via il cane di lì.
“Non avevo mai percorso quella strada e non ero preparata a questo. Cosa si può dire quando si ha solo voglia di piangere. Quando mi sono fermata, lei era lì, sofferente, la sua anima martoriata dall’indifferenza, mi ha guardato come dicendo ‘ti prego, non lasciarmi qui’ e così ho fatto…”
Se non fosse stato per una sola persona su chissà quante che hanno visto Anna in quelle condizioni, lei sarebbe sicuramente morta. Appena sarà fuori pericolo, verrà adottata dalla donna che l’ha salvata. Denunciate sempre il maltrattamento.