I genitori lasciano il Pitbull “pericoloso” con il bambino piccolo
Nel 2014 due genitori hanno pubblicato un post dove raccontavano la magica storia del Pitbull che avevano adottato e del loro piccolo bambino. I genitori di Siegmund lasciano il Pitbull “pericoloso” con il bambino che avevano avuto da poco molto spesso. Il cucciolone non ha mai provato a fare nulla di male al suo piccolo amico. Il post è stato pubblicato dai genitori di Siegmund come denuncia sociale: lo stereotipo del Pitbull cattivo è basato sul nulla più totale e vogliono che tutti lo sappiano bene. Il loro dolce Akamara non farebbe mai nulla di male ad anima viva.
Molti animali sono vittime dei loro stereotipi. Gli Akita, per esempio, hanno la fama di essere cani dall’indole aggressiva, i pastori tedeschi sono animali da guardia. I Pitbull invece sono esseri da distruzione. Lo stereotipo dei Pitbull esiste da moltissimo. Questi cani erano utilizzati nelle lotte clandestine tra cani. Questo per via della conformità del loro corpo, soprattutto della possente mascella, li rendeva degli ottimi cani da combattimento.
La verità, però è un’altra: i cani formano il loro carattere in base al loro addestramento. Se un cucciolo viene educato sin dalla nascita a lottare, sicuramente non diventerà un cane molto amichevole. Ma se un cagnolino venisse abituato a vivere in casa e fosse circondato da tanto amore, diverrebbe un ottimo cane da compagnia.
Genitori lasciano Pitbull con il loro bambino per dimostrare qualcosa
Per abbattere questi stereotipi i genitori del Pitbull Akamura e del bimbo Siegmund, hanno deciso di condividere un post sui social. Le foto e la descrizione rappresentano una lotta contro lo stereotipo legato alla razza dei Pitbull: secondo queste dicerie i Pitbull sono degli animali pericolosi che non possono vivere con dei bambini. I due lasciano il loro Pitbull con il bambino che hanno avuto da poco per far vedere quanto il loro cane sia innocuo.
Justin e sua moglie, attraverso delle foto di Siegmund e Akamura distesi sullo stesso cuscino, voglio far capire alla gente che non tutti i cani devono essere classificati in base alla loro razza. I cuccioli diventano quello che i loro padroni decidono di creare.