Creano una coalizione per rendere tutti i rifugi “no kill” entro il 2025. La verità di cosa hanno ottenuto fino ad adesso? E’ da non credere! Voi siete d’accordo con tutto ciò?
La “Best Friends Animal Society” è un’organizzazione di salvataggio con sede legale nello Utah, negli Stati Uniti. La loro petizione sta facendo il giro del mondo, anche sul web. La loro coalizione vuole rendere i rifugi di tutto lo Stato americano “no-kil”, entro il 2025. I vertici della società dichiarano: “Abbiamo pensato che da qualche parte si doveva pur iniziare, questo è quello che tutti noi dovremmo fare!”. Proprio l’anno scorso, durante la conferenza annuale che riunisce i soccorritori che condividono la stessa filosofia ‘no-kill’ la nota associazione ha annunciato l’ “obiettivo 2025”.
Best Friends, in sovvenzione con altri centri, svolge attività di raccolta fondi, pratiche di formazione per gli operatori e nuovi rifugi in tutto il paese. Questa coalizione crescente è la strada giusta per raggiungere la missione 2025. Le tecniche efficaci di Best Friends riguardano anche particolari razze di cani, soggette a pregiudizi o stereotipi, come ad esempio il Pit Bull Terrier; questi programmi aiutano a socializzare con questi cani, a conoscerli, a formarli per un eventuale futura adozione. I dati sono a favore della propaganda; il 94% dei cani nei rifugi sono stati salvati, rispetti al precedente 40%.
Un altro fondamentale punto stabilito dall’associazione riguarda i gattini appena nati, rimasti orfani dei genitori. “Da piccolini, i gatti, devono essere alimentati con il biberon ogni due ore, per circa otto settimane; la mole di lavoro è tantissima, e purtroppo la maggior parte dei rifugi non ha le risorse per farlo”, ha detto un responsabile di Best Friends.
Proprio per questo si sono edificati rifugi specifici per gatti orfani, per dar loro una possibilità di combattere per la vita. A proposito dei mici si lavora anche per introdurre i “programmi di ritorno” (TNR) per le colonie di gatti selvatici. Castello, rappresentante di Best Friend, ha condiviso l’esempio di “Jacksonville”, dove, grazie al TNR, il numero di gatti selvatici uccisi è passato da 5.000 a 2.000, in un solo anno. Da allora, il numero ha continuato a scendere drasticamente.
Le varie comunità cominciano ad aderire al progetto di Best Friends; nel corso dei prossimi anni, l’associazione prevede di continuare a lavorare sulla legislazione e di acquistare consensi, a livello locale e statale, per garantire la sicurezza degli animali a rischio. Uno dei messaggi più importanti che i volontari vogliono trasmettere è: “Ogni animale dovrebbe essere trattato come un individuo e non dimenticato a causa di una ‘razza’ “, ha detto Castello.
Sicuramente la strada è lunga e sarà sicuramente piena di intoppi. Best Friends è entusiasta dei risultati raggiunti, i consensi crescono… “Siamo ottimisti, invitiamo le persone ad iscriversi alla lista della nostra società, lottiamo insieme per l’obiettivo 2025!”. L’iniziativa è sorprendente, la volontà dell’organizzazione e dei suoi operatori è encomiabile, speriamo nella diffusione del progetto, diciamo anche noi SI ai rifugi “no-kill”!!!!
Condividete in massa!