“L’uomo ha lasciato la borsa sul bancone, ha detto che sarebbe tornato subito, ma è scomparso nel nulla. Non sapevamo cosa avremmo trovato ma, una volta aperta la borsa, rimanemmo sconvolti da uno sguardo pieno di dolore.”
Sono sempre di più le persone che, per puro capriccio egoistico, vogliono un animale selvatico nella loro casa. Purtroppo la vanità di alcuni esseri viventi corrisponde alla morte di altri. Quando vedono che gli animali crescono, oppure non hanno più voglia di prendersene cura, li abbandonano senza nessun riguardo.
Per fortuna, in contrapposizione a questi disdicevoli rappresentanti della razza umana, ci sono persone dal cuore immenso che si dedicano al salvataggio e alla riabilitazione degli animali selvatici abbandonati. Il gruppo LWRC (Laos Wildlife Rescue Center), che raccoglie tutte le persone che combattono ogni giorno per proteggere gli animali selvatici, ci racconta una storia triste e dolorosa.
Un giorno, all’ingresso del centro, un dipendente si è visto consegnare una borsa da un uomo che, con la scusa di andare a prendere un documento per l’identificazione, è scappato.
Al centro sanno benissimo che in genere, i proprietari, sono irresponsabili e preferiscono non affrontare il problema di persona, così scappano per non dichiarare le loro generalità. Basterebbe avere un po’ più di cuore e lasciare gli animali selvatici nel loro ambiente perché, anche se sono trattati bene (cosa purtroppo rara) soffrono a trovarsi in luoghi non consoni alla loro natura.
L’impiegato mobilita immediatamente il personale clinico e tutti insieme aprono, con cautela, la borsa.
“Non sapevamo cosa avremmo trovato ma, una volta aperta la borsa, capimmo e restammo sconvolti da uno sguardo pieno di dolore.”
La borsa conteneva una scimmietta femmina della famiglia Macaca Leonina, una specie in via d’estinzione. L’animaletto, molto docile, si è lasciato togliere la catena che le stringeva la vita e si fatto medicare senza opporre nessuna resistenza. I medici hanno stabilito che l’animale era in forte stato di disidratazione e ipotermia. Le cure sono state immediate per cercare di stabilizzare la salute del primate.
L’animale, probabilmente, è stato incatenato in una casa o in un giardino e non è stato né curato né nutrito.
Per fortuna la scimmietta si è dimostrata forte e, grazie alle cure del centro, sta recuperando peso ed energia.
Una volta completata la riabilitazione, sarà liberata in un parco protetto, dove troverà la compagnia di altri simili e potrà vivere e giocare serena.