“‘Che schifo, puzza via’. Ho sentito quelle parole da un tavolo vicino, mi sono girato e c’era quel povero gattino sfigurato che chiedeva aiuto disperatamente. La gente lo guardava con disgusto, ma si vedeva che stava male e non potevo lasciarlo lì…”
Skimble era un gatto randagio di sei anni che viveva nelle strade di Los Angeles. Quando iniziò a chiedere aiuto perché non riusciva più a nutrirsi, tutti lo ignoravano e lo scansavano perché aveva il musino deformato da un’infezione che gli aveva colpito il naso.
“‘Che schifo, puzza via’. Ho sentito quelle parole da un tavolo vicino, mi sono girato e c’era quel povero gattino sfigurato che chiedeva aiuto disperatamente. La gente lo guardava con disgusto e lo cacciava, ma si vedeva che stava male e non potevo lasciarlo lì così l’ho portato via con me”
Fortunatamente, un giorno, un uomo dal buon cuore, l’ha visto e l’ha soccorso, ma non avendo i soldi per il veterinario, si è rivolto al rifugio Milo’s Sanctuary.
Al centro hanno sottoposto immediatamente il gattino a una serie di controlli e da questo è emerso che è affetto da criptococcosi, un fungo che può essere fatale per i felini perché colpisce le vie respiratorie.
Il fungo è contratto attraverso il respiro e, generalmente, si trova nelle feci dei piccioni: purtroppo la malattia non può essere eliminata del tutto, ma può essere stabilizzata e monitorata.
All’inizio del ricovero Skimble è stato alimentato attraverso un sondino poiché la malattia gli impediva di deglutire normalmente.
“Questo gatto è eccezionale – non si lamenta e non si arrabbia mai. Quando arriva l’ora di nutrirlo con il tubicino, salta in braccia al volontario e fa le fusa per tutto il tempo.” dicono i veterinari.
Il costo della cura è molto elevato, circa 120 $ al giorno, e molti altri rifugi si sono rifiutati di accogliere il povero micio, ma il Milo’s Sanctuary, fedele ai suoi ideali, ha accolto il gatto a braccia aperte e lo cura con amore e attenzione.
Questo è stato possibile anche grazie alle donazioni, fatte da alcune persone, attraverso la pagina Facebook dell’associazione.
“La sua guarigione valeva ogni centesimo”
Per il giovane Skimble, grazie a tanto amore, è iniziata una nuova vita e il suo musino è tornato quasi normale. Adesso si nutre da solo e non ha più bisogno del sondino, ma va continuamente tenuto sotto controllo in modo che la malattia non raggiunga i polmoni.