Una donna adotta il cagnolone più anziano ospitato in canile. Stava aspettando una famiglia da 6 anni
È triste dover accettare che ci siano cani che attendono la fine dei loro giorni dentro un canile. In pratica, stanno una vita “da soli”, anche se vengono trattati bene dal personale del proprio rifugio. Non è come stare in una famiglia e vivere integrati all’interno di un nucleo familiare, come riescono a vivere meglio, naturalmente. Nel caso del cane di cui parleremo, erano passati tanti anni e la vecchiaia incombeva ma qualcuno ha pensato bene di interrompere questo digiuno di amore. Una famiglia sarebbe arrivata per un cane che aspettava da diversi anni in canile.
Una donna molto generosa, Teresa Shular, ha deciso di adottare Mitch, un cane più che adulto che non aveva mai goduto dell’amore di una famiglia. La seconda possibilità per questo cagnolino è stato il regalo più bello che Teresa poteva fare e farsi.
Mitch ha quindi trovato una casa per gli ultimi anni della sua vita dopo aver trascorso quasi sette anni al rifugio americano della Cashiers-Highlands Humane Society. Solo all’età di 12 anni la sua vita è cambiata entrando nella famiglia e nel cuore di Teresa.
Anche se molti si recano ai canili per cercare un cucciolo da crescere e far diventare grande insieme, per esempio, ai figli, Teresa ha fatto una scelta molto diversa. Ammirabile per certi aspetti, forse anche la più bella. Condividere viaggi, passeggiate, esperienze con un cane unico come Mitch significava davvero tanto. È un’azione che, andando “controcorrente”, ha una profondità e un amore diverso da quello che cresce insieme al cucciolo.
“Ero emozionata quando l’ho visto la prima volta. La stessa cosa quando l’ho visto la seconda volta. Ci ho pensato e ho pregato per giorni”, ha detto Teresa, ricordando quell’occasione. Lei e suo marito hanno deciso di adottare Mitch, che all’epoca era il cane più anziano del rifugio. Ovviamente era un po’ svogliato e demotivato, come tutti i cagnolini anziani.
Jodi, operatore del centro, ricorda quando Mitch è arrivato al rifugio. Era molto magro e molto nervoso. “Per qualche ragione, le persone guardano i segugi e non li vedono come animali domestici”. Dunque, una storia che partiva con delle oggettive difficoltà dovute a un misto di pregiudizio e gusti delle persone.
Oggi, però, Mitch è felice con Teresa, adora rilassarsi sulla sua nuova veranda e passeggiare per il grande cortile di cui dispone nella nuova casa. Teresa racconta anche alcune reazioni dei conoscenti. Dice Teresa: “Diverse persone mi hanno detto, ‘perché dovresti adottare un cane di quell’età solo per vederlo morire?’ e io rispondo ‘in modo che abbia una casa prima’. Se non è amore puro questo!