Ruba un pitbull maltrattato per salvarlo dalla crudeltà del padrone: “preferisco la prigione” (VIDEO)

Salvare un animale in difficoltà è sempre un’azione degna di nota, soprattutto se si pensa che nella maggior parte dei casi cani e gatti senza un tetto ricevono poco più che sguardi indifferenti. Se recuperare un cane dalla strada non può che fare del bene allo sfortunato animale, e sicuramente anche al suo soccorritore, mettere in salvo un animale di proprietà altrui può avere conseguenze tutt’altro che semplici.

Certo, si tratta di un’azione a fin di bene, eppure rubare un animale rientra in piena regola negli estremi del reato di furto. Dato che gli animali sono considerati giuridicamente come beni mobili, il rischio per chi compie questo gesto è quindi quello di incorrere in una querela. Pertanto, chi sottrae un animale domestico al suo proprietario, anche se per comprovate ragioni, rischia di dover affrontare un processo penale in piena regola.

Lo sa bene Gaston, un giovane uomo residente nel quartiere La Ripiera, a Garupa, in Argentina. Dopo aver visto che il pitbull del suo vicino versava in condizioni critiche a causa dell’irresponsabilità del padrone non ha esitato ad aiutarlo. E l’unico modo che il ragazzo aveva per soccorrere il cane era quello di sottrarlo alla sua famiglia, famiglia più di diritto che di fatto.

Kayser – questo il nome del cane – era stato legato e lasciato da solo all’aperto per giorni. Il povero animale, visibilmente denutrito e provato, era quindi in balia delle condizioni meteorologiche. Non solo: dato che il crudele padrone non gli aveva lasciato né acqua né cibo, Kayser era costretto a fare la fame. Così, Gaston ha prima agito “legalmente”, portando al cane i viveri necessari per diversi giorni. Poi, di fronte al rifiuto del padrone di lasciargli in affidamento il pitbull, il venticinquenne è intervenuto per altre vie.

L’unica soluzione per Gaston era infatti quella di rubare il cane, e così ha fatto. “La polizia è venuta a casa mia con il veterinario e mi ha detto che sono colpevole di quello che ho fatto”, ha raccontato il ragazzo. “Gli ho detto che non avevo problemi, che, se devo andare in prigione, vado, sarò comunque felice perché il cane starà più che bene”. Non sappiamo come siano andate le cose per il generoso Gaston, ma sappiamo che pitbull ha ricevuto tutte le cure necessarie per le sue patologie, e che le sue condizioni sono in via di miglioramento. È innegabile che senza l’intervento del giovane la storia avrebbe potuto avere un risvolto tutt’altro che positivo per Kayser.

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