Cucciolo salvato dalla vita in una discarica, non conosceva altro che rifiuti e solitudine
Un cucciolo che ha davanti una vita, che deve crescere, deve poter giocare, essere libero, convivere con un ambiente e delle persone che rendano il suo sviluppo sano. Ma la storia di questo cucciolo ha rischiato di non essere una di quelle a lieto fine. Il cagnolino conosceva solo i bidoni della spazzatura, non sapeva cosa significasse casa e il suo habitat era l’abbandono, la solitudine e un campo pieno di rifiuti.
Per strada ci sono innumerevoli ostacoli alla crescita normale di un cucciolo. La scarsità di cibo, in generale, la possibilità di contrarre diverse malattie, gli altri animali che possono essere aggressivi, soprattutto se selvatici.
Nel caso di questa storia, che si svolge a Mar del Plata, in Argentina, il disagio del cucciolo arriva a conoscenza di molte persone solo grazie alla pubblicazione sui social da parte di un utente di nome Danu Colombo. Di fatto, il piccolo è nato e vissuto in una discarica. Solo all’età di quattro mesi alcune persone lo hanno recuperato con la sorellina, sempre nella discarica. L’incontro con Danu, infatti, gli cambierà la vita.
Pare che i cagnolini appartenenti a questa cucciolata siano figli di un esemplare selvatico e un levriero. Certamente non è stato agevole crescere e prendersi cura dei piccoli all’interno di un contesto insalubre come la discarica. La vita isolata ha reso il cane, parlando del protagonista della nostra storia, un cucciolo diffidente, impaurito e con pochissima confidenza con gli esseri umani.
Il nome ricevuto e naturale a primo impatto è stato “Palito” per la sua magrezza e da lì, quel cucciolo, ormai sulla strada della vita adulta, uscì per sempre. La discarica non sarebbe stata più casa sua. Chi lo ha soccorso gli ha dato tantissime attenzioni, coccole, buon cibo. Si è visto facilmente come questo cagnolino apprezzasse la socialità e la compagnia.
Tutti quei cagnolini sono andati via verso un luogo sicuro. La sorella di Palito ha avuto la fortuna di essere adottata per prima, forse perché era la più soffice e tenera del gruppetto. Ma non andavano perse le speranze per Palito, anche lui capace di comunicare grande dolcezza e innocenza.
Questo cagnolino viveva per strada. Salvarlo non è significato solo portarlo via da un posto brutto. È stato anche dargli la possibilità di essere amato, vivere ed essere felice oltre rendere felice qualcuno. In tutto questo, vivere in modo sano e senza rischiare di morire per possibili sventure o tragedie del mondo della strada.
Palito, dopo poco tempo, ha trovato amore e cure presso Adriana Donzelli, una donna attivista per i diritti degli animali. Siamo sicuri che lo riempirà di affetto e saranno felicissimi insieme.